lunedì 27 giugno 2016

Quattro passi nei frammenti di un discorso amoroso

http://youtu.be/ULTtWUZhD9c












giovedì 23 giugno 2016

Celeste è il muro del silenzio


domenica 19 giugno 2016

Il violinista pazzo


Non fluì dalla strada del nord
né dalla via del sud
la sua musica selvaggia per la prima volta
nel villaggio quel giorno.
Egli apparve all' improvviso nel sentiero,
tutti uscirono ad ascoltarlo,
all' improvviso se ne andò, e invano
sperarono di rivederlo.
La sua strana musica infuse
in ogni cuore un desiderio di libertà.
Non era una melodia,
e neppure una non melodia.
In un luogo molto lontano,
in un luogo assai remoto,
costretti a vivere, essi
sentirono una risposta a questo suono.
Risposta a quel desiderio
che ognuno ha nel proprio seno,
il senso perduto che appartiene
alla ricerca dimenticata.
La sposa felice capì
d' essere malmaritata,
L' appassionato e contento amante
si stancò di amare ancora,
la fanciulla e il ragazzo furono felici
d' aver solo sognato,
i cuori solitari che erano tristi
si sentirono meno soli in qualche luogo.
In ogni anima sbocciava il fiore
che al tatto lascia polvere senza terra,
la prima ora dell' anima gemella,
quella parte che ci completa,
l' ombra che viene a benedire
dalle inespresse profondità lambite
la luminosa inquietudine
migliore del riposo.
Così come venne andò via.
Lo sentirono come un mezzo-essere.
Poi, dolcemente, si confuse
con il silenzio e il ricordo.
Il sonno lasciò di nuovo il loro riso,
morì la loro estatica speranza,
e poco dopo dimenticarono
che era passato.
Tuttavia, quando la tristezza di vivere,
poiché la vita non è voluta,
ritorna nell' ora dei sogni,
col senso della sua freddezza,
improvvisamente ciascuno ricorda -
risplendente come la luna nuova
dove il sogno-vita diventa cenere -
la melodia del violinista pazzo.


Fernando Pessoa


giovedì 16 giugno 2016

Ho fatto i calcoli per sapere quanto devo pagare di IMU. Se non ho contato male a Wimbledon dovrei entrare direttamente nel tabellone principale





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venerdì 10 giugno 2016

Se fossi convinto che rispondere alla violenza letale con una forza uguale e contraria fosse una soluzione e nel contempo mi sentissi portato dalle circostanze alle provocazioni culturali, sull'onda dei brividi regalati dalle cronache che ci parlano di un paese dove gli uomini lasciati con statistiche su cui non si può eternamente sorvolare fanno fuori le proprie compagne o minacciano pervicacemente di farlo, direi che eventualmente le armi si possono dare in dotazione senza particolari formalità a tutte le rappresentanti dell'altra metà del cielo (cfr Mao Tse-Tung), per vedere se è proprio vero che quando il proprio interlocutore ha una pistola in mano l'uomo ragiona meglio. Ma gli strumenti di morte mi fanno talmente tanto senso che non penso di potermi avventurare in questa ipotesi. Per cui bisognerà cercare altre soluzioni


martedì 7 giugno 2016

 In Trance (da non confondersi con "a trans" . Anche se nella vita il fatto che non si possa mai dire nulla di sicuro è una delle poche certezze. Perché il futuro è già in movimento




lunedì 6 giugno 2016

“In Mongolia, quando un cane muore lo seppelliscono su un’altura perché la gente non calpesti la sua tomba. Sussurrandogli all’orecchio, il padrone gli augura di ritornare in vita sotto sembianze umane. Poi gli tagliano la coda e gliela sistemano sotto la testa, e gli mettono in bocca un pezzo di carne o di lardo perché la sua anima possa sostenersi durante il viaggio; prima che si reincarni, l’anima del cane è libera di vagare, di attraversare gli altipiani deserti per tutto il tempo che vuole.
L’ho imparato da un programma del National Geographic Channel, perciò credo sia vero. Non tutti i cani ritornano sotto sembianze umane, dicono; solo quelli che sono pronti.
Io sono pronto.”

    L’arte di correre sotto la pioggia  (Garth Stein)