lunedì 7 ottobre 2019

ALBE COLLETTIVE

Puoi avere tutto quello che vuoi.
Possederlo, dico. Nel senso
di piegarlo a te, nei lunghi pomeriggi elicoidali.
Ha un senso al di là di quel significato che è stato lasciato cadere laggiù
e lasciato a marcire. Il ghiacciaio sembra
impervio ma è completamente venato
d’ametista e dalle note forti e angosciate del cuculo.
Dicono che la città sta andando in frantumi.
E la gente va in giro con un frammento di sorriso
che gli manca dalla faccia. La vita è più a buon mercato
per certi versi. Oltre i crinali di colline antiche
il tramonto sferra un fendente obliquo in modo
inusitato. I mercanti di uccelli vi tornano dentro al passo.
“Non c’è bisogno di accendere le loro fornaci; questa è l’epica
notte del mondo. Grettir sta tornando da noi.
La sua mano mozzata ha afferrato la daga
e di colpo s’è riattaccata al polso. L’uomo intero si sta svegliando.
L’isola sta diventando un sole. Aspetta vicino a questo
cespuglio di vischio e proverai la sensazione di essere davvero
fuori dal mondo e insieme a esso. Il sole
adesso è un’insenatura di freschezza la cui natura
lo porta a essiccarsi”. Le antiche poesie
nel libro hanno di nuovo cambiato valore. La loro lettera nera
inganna solo loro stesse spingendole a ignorare le loro proprietà, formali, inamidate,
e così si portano insaziabilmente fuori dalla portata della pateticità e del brutto verso
in un arcano etere di squartamenti dimenticati. Era
questo bocciolo di rosa? Chi l’ha detto?
L’era di tutte le cose
dimenticate è a portata di mano.
Perciò ti scrivo
questo biglietto di ringraziamento, a te amico mio
che mi hai tirato fuori dall’acqua liscia come un olio del freddo dubbio
sul mio stesso poter vivere, e dall’orgoglioso villaggio
di comodità e disperazione borghese, dagli occhiali a specchio del dolore.
Che chi può prenda coraggio dallo spuntare
dell’alba con la stessa idiota soluzione sotto altre fattezze
così che tutti i significati possano essere squinternati a questo modo
a dispetto di quanto fossero importanti per gli uomini
che arrivavano nel futuro, dato che è così che deve andare
perché tutte le cose sotto la luce che si rapprende cambino
e perché lo schema le segua, inosservato, mercanteggiato
mentre anch’esso viene assorbito. Ma la congettura
è stata estratta da milioni di notti. I gasometri
lo sanno e crollano, per quanto nessun fato
lo pronunci durante le lunghe e fresche ore del riposo
Mentre dorme come può, anzi come deve, perché l’uomo trovi se stesso.



 John Ashbery 

( http://www.leparoleelecose.it/?p=17957 )

 
 https://www.youtube.com/watch?v=8CAx_UhSSx8


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