sabato 31 ottobre 2020

 L'uccello


Con gli occhi rossi e stordito come me

l'uccello giunse in volo

dal lontano Egitto

alle 5 del mattino, 

e Maria quasi inciampò sui tacchi a spillo: 

cos'era, un razzo? 

e andammo di sopra. 

riempii due bicchieri di porto

e aspettammo che le campane

stanassero gli sgobboni dai loro miserabili nidi

poi Maria andò dentro ad annaffiare

il vaso 

e io rimasi là seduto a strofinarmi la barba di tre giorni

pensando a quel matto di un uccello 

e questo è il risultato: 

tutto ciò che davvero contava

era andare in qualche posto 

quanto più in fretta tanto meglio era 

perché restava meno da aspettare

per morire. Maria uscì 

e tirò giù le coperte 

e io mi tolsi il vestito macchiato

m'infilai sotto le lenzuola sudate,

chiudendo gli occhi al suono e alla luce,

e la sentii sfilarsi i tacchi aguzzi 

e i suoi piedi gelati mi calcarono i polpacci

e io battezzai quell'uccello

Mr. America 

e poi rapido mi addormentai.



  


(Charles Bukowski)





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