lunedì 18 gennaio 2021

La vera storia di Crudelia De Moon

 Mai avrei pensato che il suggerimento avuto più di trent'anni fa potesse trovare un esempio concreto e invece...

Tempo prima ero stato la vittima di una guerra di bombe d'acqua combattuta nei bagni di un campeggio internazionale e come conseguenza di un gavettone effettuato con un secchio abbandonato dal personale di servizio mi venne una fastidiosa micosi su tutto il corpo. Nelle more di quell'estate la mia schiena diede adito ad alcune voci su certe mie frequentazioni con prostitute dalla reputazione compromessa. Sopra quella chiacchiera l'amico C., arguto già da allora, mi consigliò di costruirci una leggenda. Non sapendo come declinare quell'invito lo lasciai cadere nel vuoto. 


Crudelia arrivò qualche anno dopo, da un niente che non tardò a riempirsi. 

Iniziò tutto con una chiacchera di corridoio nell'istituto professionale che frequentava nella periferia di Minneapolis. Si diceva che raccogliesse animali randagi, per portarseli in casa e sopprimerli per forgiare abitini guarniti di pellicce non convenzionali da rivendere a intermediari non meglio precisati; testimonianze regolarmente non documentate. 

Venne fuori che tutto era partito dalla contumelia adulterata di un idraulico che al bar dello sport dichiarò di aver intravisto un frigorifero con dentro dei gatti la volta che era andato nell'abitazione della suddetta per un intervento. Quando venne fuori che l'episodio a cui si riferiva l'artigiano era riferito alla villetta adiacente a quello della famiglia di Crudelia e che la presenza degli animali nel frigo era giustificata dall' animalismo estremo del vecchio proprietario, nel frattempo deceduto, che aveva dedicato tutta la seconda parte della sua vita agli animali abbandonati e forse avendo per l'impegno perso un po' di lucidità teneva gli esemplari che morivano in frigo, giusto il tempo per fotografarli per l'archivio e assicuragli con calma una degna sepoltura.


Quando la verità si palesò le voci su Crudelia si placarono, ma per lei era troppo tardi. Per reazione si era infatti organizzata creando una linea di abbigliamento con i capi in cui in effetti venivano messi degli inserti di pelliccia di animali domestici morti, con il particolare che erano tutti morti di vecchiaia o in modo del tutto accidentale e di cui i proprietari, quando c'erano, le avevano accordato il diritto per farlo, in cambio di una citazione in memoria dell'animale scomparso nella targhetta del capo.


Gli animalisti più feroci rialzarono la testa, nel mentre che lei si scelse provocatoriamente il nome d'arte di Crudelia De Moon forse anche per aizzarli alla battaglia, per tenerli svegli, o magari anche solo per lasciare i riflettori puntati su di lei a scopi pubblicitari. 



L'affare vagamente gotico dei vestiti con pellicce prosperava, ma qualche anno dopo la nostra protagonista scoprì pure di avere un talento innato con la voce, per cui mantenendo lo stesso nom de guerre fondò una casa discografica e fece uscire un paio di canzoni non ascrivibili a nessuno dei generi in voga, tutti ampiamente corredati di copertine e video musicali in linea con la chiacchiera che aveva dato origine al tutto, con il particolare che gli esemplari di animali da compagnia privi di vita erano sempre artificiale o il prodotti  di "animazioni" virtuali. Il talento innato non venne disperso dalla cattiva reputazione e da una certa ostilità incontrata sui mercati e la sua fama divenne internazionale. Sulla sua vita sentimentale mantenne un riserbo infrangibile, mentre venne fuori che tramite prestanome faceva parecchia beneficenza a favore delle cause animaliste. La cosa cambiò lievemente l'inerzia dell'opinione pubblica che iniziò a vederla sotto una luce diversa. La completa riabilitazione fu possibile purtroppo soltanto post mortem. Una sinistra neoplasia infatti la portò via troppo in fretta alle soglie dei quaranta anni. Le sue ceneri, per volontà testamentaria, riposano nel cimitero degli animali di Sant'Apollinare, tra un geco stellato e un una tartaruga albina, e sono meta puntuale di pellegrinaggio da parte di tutti coloro che prima o dopo si sono lasciati conquistare dalla sua malìa.




https://youtu.be/hs8y3kneqrs






















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