lunedì 20 gennaio 2020

Penso a “Wish you where here” dei Pink Floyd. Il testo dice: “…Did they get you to trade your heroes for ghosts?…” Ti hanno costretto a cedere i tuoi eroi in cambio di fantasmi?, e c’è quel verbo, to trade, che è strettamente commerciale. Io non so se quelli che hanno barattato i loro eroi con questi nuovi fantasmi moderni vivano bene. Vivere in superficie è un gran brutto vivere, in superficie c’è poca aria, si striscia. La superficialità, il disimpegno — ti lasciano un sacco di tempo libero, ma che te ne fai di quel tempo libero? Lo occupi alienandoti e allendandoti allo shopping compulsivo, o siedi in qualche megadiscoteca iperfiga e aspetti la morte con un drink in mano? Io, con i miei vecchi eroi, sopravvivo decentemente; la loro presenza mi consola, è lenitiva, ho un sacco di cose da fare: sistemare i miei reliquiari, dialogare con i miei morti, rileggere Fenoglio, o Vittorini e Pavese. Mi pare più interessante.

Babsi Jones



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