lunedì 2 marzo 2020



Ricapitolando, se ho capito bene si potrebbe dire che il Coronavirus in auge, rispetto alla normale influenza stagionale agisce a un livello più profondo, non sui bronchi ma direttamente sugli alveoli, determinando problemi di natura respiratoria di cui la polmonite di origine virale è il più temibile, non essendo possibile affrontarla con gli antibiotici specifici. Volendo cercare il buono a tutti i costi si potrebbe perfino sottolineare che il ritorno di moda del concetto di profondità, seppur in un'accezione collaterale, in un'Era dove la superficialità è talmente diffusa che Calvino probabilmente sta rovesciandosi nella tomba senza soluzione di continuità, è un positivo frutto secondario della questione



https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/02/27/coronavirus-pericolosita-rischio/










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