sabato 11 luglio 2020



Wald II


il cubo triplicato, chiaro e credulo,
è un segnico, minimo dattilo:
ma energiche demonie salterellano,
perle nude e gestuali, debilitate in ansia:
foglie ansimanti decretano aurore,
brumosi vermi, zanne in nicchie mobili:
un lento nano mi morde, che, agile,
rauco trasceglie mondi seduttivi:
fervide rughe in maschere legnose
disperate mi negano, almeno, i miei amen:






Wald III


in bivio duro mi fecondo, cronico:
un sonno è un nastro, e in mezzo sta la brama:
minimo globo di morbi si espone
per le mie nubili zone di durezze, di arazzi:
foreste amare. Ambre, ampolettine
blu e verdi sono zampe in alluminio:
è un lampo nerastro che qui domina l’aria,
rapido e logico, in monotona sete:
fervidi nomi, nei miei nodi chimici,
dispersi automi, sono sassi mitici:


 edoardo sanguineti



https://youtu.be/MbLV4biUpCo



0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page