"Dal momento in cui io stesso ho tentato di sfondare questa finzione dall'interno della finzione, usando il genere monarca del regno fiction e cioè il thriller, il morbo ha iniziato a corrodere l'unica zona in cui mi salvavo. Che è dove chiunque mi abbandonava senza che io provassi alcun senso di colpa o angoscia per questo abbandono: la zona fantastica del Dies Irae, questa impossibile storia di storie distorte e monche e indecrittabili che accompagnano il destino futuro della specie per salti enigmatici e di nessun interesse o rilievo collettivo. Qui la mente è unificata e la natura è questa unificazione. Che io ho incrinato per meri motivi economici, di sopravvivenza. L'equivalenza è compiuta: i miei spettri, lo spettro precarietà e lo spettro solitudine, hanno divorato la zona di ancoraggio. Sono iscritto in un protocollo, sono lo scrittore di thriller Giuseppe Genna.“
Dies irae
Giuseppe Genna
https://youtu.be/Tv2qcnCK-O8
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