domenica 15 agosto 2021

 Poteva benissimo essere ferragosto ( conoscendomi non me ne stupirei ), fatto sta che a serata inoltrata mi persuasi a telefonare a una casa editrice per chiedere l'eventuale sussistenza di problematiche nel caso avessi pubblicato nel mio dilettantesco spazio virtuale un breve racconto estrapolato da una silloge che mi aveva folgorato. Mi rispose un uomo che sembrava perso in mille pensieri ma al tempo non distratto nella conversazione, da un non luogo che aveva echi Chandleriani. Esordii con un complimento sincero per l'opera in questione e per gli altri titoli del catalogo, ma immediatamente lui tirò il freno, precipitandomi in un'atmosfera da Pulp fiction ( per essere più precisi nella scena in cui mister Wolf ricorda ai due impiastri le ragioni per cui erano riuniti ) e,  quando finalmente gli esposi il problema, mi disse di rivolgermi direttamente all'autore, per poi congedarmi rapidamente. Molti anni dopo mi imbattei in un fumoso resoconto perso nella rete in cui  si raccontava che lo stesso responsabile di quella casa editrice che avevo contattato quella sera era stato l'uomo di punta di una casa editrice che a modo suo aveva fatto la storia nella seconda parte del 900, assorbita poi da una casa madre intorno a cui ancora ruota, fino al momento in cui per qualche ragione lasciò intraprendendo la strada dell'editoria indipendente. Nel suddetto articolo si rimarcava la riservatezza del personaggio di cui venivano indicate soltanto le iniziali. A quel punto la curiosità era scattata, ma le ricerche su questo personaggio misterioso si sono rivelate sino ad ora infruttuose. Poi magari nonostante ne subisca il fascino forse non sono realmente interessato a svelare gli enigmi.  Del resto sono uno capace di passare la sera della vigilia di ferragosto scartabellando vanamente tutto il repertorio degli sceneggiati Rai degli anni 70/80 soltanto per riuscire a ritrovare tracce di quella miniserie in cui compariva un fantasma, che non era quello che sembrava, che quando vidi per la prima volta da pischello mi regalò emozioni forti,  ma che probabilmente rivedendo ora servirebbe solo a mettere a fuoco la sostanza, ovvero che in fatto di perdite di tempo sono sempre stato un asso ( e che deve esserci per forza un modo migliore per sublimare la noia..




https://youtu.be/EQfidTOTsLo







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