In gioventù approcciai la politica grazie al resoconto più o meno partigiano di un professore di diritto che nell'esegesi del diritto costituzionale non mancò di enumerare le peculiarità di tutti o partiti che erano in qualche modo stati protagonisti del novecento. Mi appassionai abbastanza da seguire molti dei lavori delle assemblee dei partiti stessi sempre seguiti in diretta da radio radicale. Mio padre si professava simpatizzante missino, ma penso più che altro per fare il bastian contrario o come reazione allergica a un tentativo di colonizzazione dottrinaria che negli anni settanta era praticata a piene mani ( credo fosse un conservatore illuminato in realtà, che ricusava la violenza da ogni poro ma diffidava delle aperture a fenomeni come quello delle sostanze stupefacenti probabilmente nel timore che l'unico figlio maschio un giorno avrebbe potuto innamorarsene. Cosa che in ogni caso non è avvenuta ). Tendevo decisamente a sinistra, forse tranne per quanto concerne i princìpi della spesa pubblica per cui mi sentivo abbastanza repubblicano. Tangentopoli non provocò in me grossi scossoni perché ufficialmente la parte che godeva della mia simpatia ne venne fuori benino. Con gli anni ho mantenuto una certa coerenza, facendo in tempo a convenire con Italo Calvino quando sosteneva che coi miti non bisogna avere fretta. Per i primi frangenti di quella passione poteva essere valida anche la definizione di giovinezza trovata in un romanzo di Wassermann, "uno stato di lotte ingrate e sogni temerari" .
Al momento non vedo come non potrei definirmi disorientato pur serbando dentro echi di antiche utopie, o fottutamente disilluso
https://youtu.be/23lfNaPKKT4
3 Commenti:
a 50 anni si vota a scassare. O no?!
🤣😂 si.. più o meno
https://youtu.be/bfopwU8tzHM
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