lunedì 5 giugno 2023

 "È da molto tempo che non le scrivo, signora Milena, e pure oggi le scrivo solo in seguito a una coincidenza. In realtà non dovrei giustificarmi per non averle scritto, lei sa quanto io odio le lettere. Tutta l’infelicità della mia vita – e con questo non intendo lamentarmi, ma solo fare una constatazione universalmente informativa – viene, se vogliamo, dalle lettere o dalla possibilità di scrivere lettere. Le persone non mi hanno quasi mai tradito, le lettere sempre e, anche qui, non le lettere altrui, ma le mie. Nel mio caso è una disgrazia particolare di cui non voglio parlare ulteriormente, ma al contempo è anche una disgrazia universale. La semplice possibilità di scrivere una lettera – da un punto di vista meramente teorico – deve aver portato nel mondo uno spaventoso scompiglio delle anime. È un trafficare coi fantasmi, e non solo col fantasma del destinatario ma anche col proprio, che si sviluppa nella lettera che stiamo scrivendo, tra le mani, o in una serie di lettere, dove l’una rafforza l’altra e può chiederle testimonianza. Come abbiamo fatto a concepire l’idea che le persone possano frequentarsi attraverso le lettere! Possiamo pensare a una persona lontana e possiamo toccarne una vicina, tutto il resto va al di là delle nostre forze. Scrivere lettere, però, significa mettersi a nudo davanti ai fantasmi che quelle lettere aspettano avidamente. I baci scritti non arrivano a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi durante il tragitto. Ed è con questo ricco nutrimento che essi si moltiplicano in modo inaudito. L’umanità lo percepisce e lo combatte: per cercare di annullare questa frequentazione spettrale tra gli uomini e raggiungere un contatto naturale, la pace delle anime, ha inventato la ferrovia, l’automobile, l’aeroplano, ma tutto questo non serve più, si tratta chiaramente di invenzioni fatte già nell’attimo del crollo, mentre l’opposizione è molto più calma e più forte, e dopo la posta ha inventato il telegrafo, il telefono e la radiotelegrafia. Gli spettri non moriranno di fame ma noi andremo a picco."



F. Kafka – Lettere a Milena



http://www.crapula.it/f-kafka-lettere-milena-p42/



https://youtu.be/fQAdFcHVvYM




https://youtu.be/mbgWjujwvwo



https://youtu.be/Q7zQlsLgYhg





Foto: https://www.ilgiornaledeimarinai.it/calypso-la-nave-di-cousteau/
















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