mercoledì 7 maggio 2025

 

"Succede che il mondo si sgretola e non sai se ti sgretolerai con lui o cambierai tutto per rimanere intero. Il modo di parlare, il modo di vestire, la musica che ascolti, i pensieri, le azioni, le certezze, le paure.
Tutto o niente.
Perché sei finito insieme al tuo mondo e l’unico che può sopravvivere è un altro con la tua stessa faccia"

Cristò Chiapparino

https://youtu.be/ZflanL4zTJY?si=PoSBYHgik-0YdfXn

https://youtu.be/OZlLIRC6_Zo?si=G9ONiEGysf40q-cJ

https://youtu.be/3dkOU1SQcsE?si=GFjyaNEqxZw0udFp





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"C'era la guerra, e macellavano gli uomini, un milione, due milioni, cinque milioni, dieci milioni, venti milioni, alla fine  cento milioni, poi un miliardo, tutti, uomini, donne, bambini, fino all'ultimo. «No!» gridavano, «no!, non passeranno!» Eppure tutti passarono, tutti ebbero passaggio libero, gridassero sì o no. Nel pieno di questa trionfante dimostrazione di osmosi  spiritualmente distruttiva, io stavo coi piedi piantati sulla grande scrivania e cercavo di comunicare con Zeus padre di Atlantide e con la sua progenie perduta, ignorando il fatto che  Apollinaire doveva morire il giorno prima dell'armistizio in un ospedale militare, ignorando il fatto che nella sua "nuova  scrittura" egli aveva vergato questi versi indelebili: 

Perdonaci quando ci confronti 

A quelli che furono in perfezione d'ordine. 

Noi che dovunque cerchiamo avventura, Noi non siamo tuoi nemici. Ti daremmo grandi e strani domini Dove fiorente mistero aspetta che lo colga. Ignoravo che in quella stessa poesia egli aveva anche scritto:e Abbi compassione di noi che sempre combattiamo alle frontiere Dello sconfinato futuro, Compassione dei nostri errori, compassione dei nostri peccati. Ignoravo il fatto che c'erano uomini vivi i quali andavano sotto i nomi forestieri di Blaise Cendrars, Jacques Vaché, Louis Aragon, Tristan Tzara, Rene CreveI, Henri de Montherlant, Andre Breton, Max Ernst, Georges Grosz; ignoravo il fatto che il 14 luglio 1916, alla Saal Waag di Zurigo, era stato  lanciato il primo manifesto Dada - "manifesto di monsieur antipyrine" - che in questo strano documento si affermava: 

"Dada è vita senza pantofole o parallelo... severa necessità senza disciplina o moralità e noi sputiamo sull'umanità". Ignoravo il fatto che il manifesto Dada del 1918 conteneva queste righe: "Io scrivo un manifesto e non voglio nulla, eppure dico certe cose, e sono contro i manifesti in linea di principio, e sono anche contro i principi... Scrivo questo manifesto per dimostrare che si possono compiere insieme azioni opposte, in un solo fresco respiro; sono contro l'azione; per la contraddizione  continua, quanto all'affermazione poi, non sono ne prò ne contro e non spiego perché odio il buon senso... C'è una letteratura che non raggiunge la massa vorace. L'opera dei creatori, nata da una necessità reale da parte dell'autore, e per lui medesimo. Coscienza di un egotismo supremo dove le stelle si consumano... Ogni pagina deve esplodere, o con il profondamento serio e pesante, il mulinello, il capogiro, il nuovo, l'eterno; con la beffa travolgente, con un entusiasmo per i principi, o con il modo della tipografia. Da una parte il mondo vacillante fuggevole, sposato allo scampanio della scala  musicale infernale, dall'altra: nuovi esseri..." 




Henry Miller


Tropico del Cancro



2 Commenti:

Alle 13 maggio 2025 alle ore 05:16 , Blogger Non Lo So ha detto...

la soluzione è sempre sussumere una soluzione in un sintomo, ad esempio in un disturbo di personalità istrionica. :-)

 
Alle 13 maggio 2025 alle ore 10:03 , Blogger diamonds ha detto...

Personalmente penso che un silenzio zen alla Bob Kaufman sia la miglior difesa per non finire folgorati dallo Zeitgeist

 

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