domenica 1 gennaio 2017

"Qualsiasi maschera, persino una faccia da demone o una maschera da guerra zulu`, appare innocua finché non viene indossata. Se indossata correttamente, una maschera si anima. Il volto - per quanto grotteschi o enfatizzati siano i suoi lineamenti - sembra prendere vita, mutare d`espressione, e comunicare, attraverso i gesti e i movimenti di colui che la indossa, lo spirito emotivo del personaggio raffigurato. Questo genere di animazione creativa può sortire un profondo effetto sul pubblico, e ancor più profondo si chi indossa la maschera. Lo spirito della maschera - che può essere quello di in dio, di una bestia, di un oggetto inanimato o di una qualche forma di vegetazione - così come si emana all`esterno, nel mondo, penetra anche all`interno, nell`inconscio della persona che la indossa. È questo il vero scopo della maschera: trasportare colui che la porta, gradualmente, mediante l`estasi indotta dallo sforzo fisico ( solitamente una danza primitiva) , in una dimensione che sia condivisa dai due personaggi principali, l`uomo dietro la maschera e lo spirito da essa simboleggiato. In questa dimensione oscura e fantasmagorica è possibile per l`individuo mascherato svestirsi della quotidianità, riconciliarsi con forze naturali che vanno al di là della comprensione conscia"

Donald Antrim ( I cento fratelli)



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