AVVOLTO IN UNA PACE APOCALITTICA
Avvolto in una pace apocalittica
il tipo guardava la cucina,
i fornelli, il fuoco acceso:
la cucina, tappezzata sicuramente
con fogli o pagine
di quotidiani e riviste.
Lui non aveva meritato la stella del mattino,
questo è chiaro, e non era (neanche)
il primogenito della morte.
La vita passava come un lago.
Le rive contratte, il centro muto.
Acqua cieca, povera e accerchiata.
Colui che fino a ieri diceva
beveva ora mate eternamente
e leggeva romanzi di vampiri.
Televisione e farmaci: la perfezione
è rimasta un’intenzione.
Rinascerà l’amore con la prossima guerra.
E in un allora senza allora,
con un Dio pasticcione che è sempre in ritardo,
allora si appoggerà alle sue stampelle
e aprirà il becco come un gabbiano
e sfonderà le porte del paradiso,
anticamera dell’inferno.
( Osvaldo Lamborghini )
https://www.perleecicatrici.org/2020/05/29/osvaldo-lamborghini-tre-poesie/
1 Commenti:
oookkkk
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page