sabato 27 marzo 2021

 "Quindi, seduta stante, concertarono la data in cui si sarebbe svolta la riunione. Ebbe luogo il 27 marzo 1925, e fu “un'esplosione di parole stellari e ciliegie di saluti vagabondi” a detta di uno dei partecipanti, Vicente Huidobro, che nel suo diario così la descrisse:

“Notte di luna piena a Vienna, quando tutto è tale e quale come in ogni occhio. Dinastia astrologica ed effimera vagante da universo a universo. C'era lo stato maggiore dell'infame turba portatile. Esplosione di travestimenti, artifici e gondole viennesi. Una vera esplosione di parole stellari e ciliegie di saluti vagabondi. Alcol, gemme stellari. I pianeti maturavano nella pianetaia, e i nostri occhi vedevano la radice degli uccelli, l'aldilà delle ninfee e l'aldiqua delle farfalle. Attraverso il mare dell'imboscata notturna degli astri navigava la nave dei nostri segreti. E Parigi era questo ventaglio: Duchamp, Scott Fitzgerald, Dalí, Man Ray, Larbaud, Céline. Ah! E George Antheil. Il Perù era punta di diamante: César Vallejo. Cameriere: il negro Virgilio. Nevi del passato scalavano New York: meravigliosa Georgia O'Keefe, Pola Negri, Skip Canell e Stephan Zenith. La Spagna, ovvero Juan Gris e Rita Malú appena sposata all'Avana. Il principe Mdivani nella nebbia e, tra i cristalli di Boemia, Gustav Meyrink. I veli di Savinio nella Città Eterna e Tristan Tzara a Zurigo con miele di osso avvelenato. Berta Bocado o l'ago delle sue sete. E poi Walter Benjamin e la vertigine interiore di Gombrowicz, e l'arcobaleno dei culi pianisti dei vicini furiosi. Huidobro non c'era”




Storia abbreviata della letteratura portatile  -  Enrique Vila-Matas




https://youtu.be/6c1BThu95d8






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