martedì 28 settembre 2021

 https://youtu.be/pncBNp5xmPg





La sconosciuta


Nelle sere, nei ristoranti

l’aria calda è selvaggia e sorda

e governa le grida degli ubriachi

lo spirito dannoso e primaverile.


In lontananza, sulla polvere dei vicoli,

sul tedio delle dacie fuori città

sembra quasi d’oro la ciambella del fornaio

e risuona un pianto di bambini.


Ed ogni sera, al di là delle sbarre,

con le bombette alla ventitrè,

passeggiano con le dame in mezzo ai borri

navigati bontemponi.


Sul lago scricchiolano gli scalmi

e gridolini femminili risuonano

e nel cielo, a tutto abituato,

senza senso si incurva il disco.


Ed ogni sera l’unico amico

nel mio bicchiere si riflette

e dalla misteriosa ed aspra umidità

è, come me, stordito e sottomesso.


Accanto ai tavoli vicini

se ne stanno assonnati lacchè.

E gli ubriachi con occhi di coniglio

gridano: ”In vino veritas!”


Ed ogni sera, all’ora stabilita

(o è soltanto un mio sogno?)

una figura di fanciulla, avvolta nelle sete,

si muove nella finestra nebbiosa.


E lentamente, passando in mezzo agli ubriachi,

sempre senza accompagnatori, sola,

esalando profumi e nebbie,

si siede vicino alla finestra.


E sanno di antiche credenze

le sue elastiche sete

ed il cappello con le piume da lutto

e la sottile mano inanellata.


E, raggelato dalla strana vicinanza,

scruto dietro il velo scuro

e vedo una riva incantata

ed una incantata lontananza.


Profondi misteri mi sono affidati,

mi è stato affidato il sole di qualcuno

e tutti i meandri dell’animo mio

penetrò un aspro vino.


E le oblique piume di struzzo

dondolano nel mio cervello

e gli azzurri occhi senza fondo

fioriscono su una riva lontana.


Giace nella mia anima un tesoro

e la chiave solo a me è affidata!

Hai ragione, mostro ubriaco!

Lo so: la verità è nel vino!




Aleksandr Blok



https://youtu.be/IIVmG0VOtjc






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