martedì 14 dicembre 2021

 Su certi argomenti divento oltranzista, magari persino un po' orbo, o forse anche sciocco ( anche se si dice che tutto va sempre inquadrato nel contesto ). Quando leggo qualche giudizio in qualche modo lusinghiero sul nazismo o sui gerarchi dello stesso per esempio. La cosa vale per Von Trier, per restare sul pratico. Dopo quella sua famosa esternazione sul Führer non ho potuto più valutare le sue opere, che fino a quel momento trovavo ammalianti, senza dare una lettura in qualche modo legata a quell'uscita, e penso di dare il giusto valore alla sua successiva spiegazione per quel gesto: zero. Al momento mi è impossibile guardare i suoi film senza alzare un sopracciglio e pigliare un antiemetico.

La cosa potrebbe valere anche per una importantissima scrittrice italiana di un passato recente che non mi è mai scivolata tra le dita di cui ho recentemente ascoltato una superba e stimolante recensione. Mi avviavo ad approcciare la sua opera omnia con un certo entusiasmo sino a quando, leggendo tra le sue note biografiche, mi sono imbattuto in parole di compassione che aveva pronunciato per un ferocissimo criminale nazista che stava scontando i suoi peccati e sono passato ad altre autrici, e ai crucipuzzle, in un battibaleno







https://youtu.be/8viBs8R4Rlo






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