martedì 4 gennaio 2022

 Poi tirò fuori dalla borsa un paio di caramelle, erano rotonde, agli agrumi, e ne offrì una a Jasper Gwyn.


– Grazie, no, davvero, disse lui.


– Ma figuriamoci un po’!, disse lei. Lui sorrise e prese la caramella.


– Il fatto che siano sparse nella borsa non vuol dire che facciano schifo, disse lei.


– No, certo.


– Ma ho notato che la gente è propensa a crederlo. Jasper Gwyn pensò che era esattamente così, la gente non si fida di una caramella trovata sul fondo di una borsa.


– Credo sia lo stesso fenomeno per cui la gente diffida sempre un po’ degli orfani, disse.


La donna si voltò a guardarlo, stupita.


– O dell’ultima vettura della metropolitana, disse, con una strana felicità nella voce.


Sembravano due che da bambini erano stati insieme a scuola, e adesso snocciolavano i cognomi dei compagni di classe, riportandoli su da distanze enormi. Passò un istante di silenzio, tra loro, come un incanto.


Allora presero a chiacchierare e quando un’infermiera venne ad avvertire che era il turno del signor Gwyn, Jasper Gwyn disse che in quel momento proprio non poteva.


– Perderà il suo turno, disse l’infermiera.


– Non importa. Posso ripassare domani.


– Come crede, disse freddamente l’infermiera. Poi chiamò ad alta voce un certo Mr Flewer.


Alla donna con l’ombrello la cosa sembrò normalissima. Alla fine si ritrovarono soli, nella sala d’aspetto, e allora la donna disse che era proprio ora di andare. Jasper Gwyn le chiese se non doveva fare un esame, o qualcosa del genere. Ma lei disse che veniva lì perché era un posto caldo, ed era esattamente a metà tra casa sua e il supermercato. Inoltre le piaceva guardare la faccia della gente che doveva fare l"esame del sangue, a digiuno. Sembra gente a cui hanno rubato qualcosa, disse. Già, confermò Jasper Gwyn, convinto



Mr. Gwyn


( Alessandro Baricco )



https://youtu.be/XTP1MFfu780





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