martedì 15 novembre 2022

 Avevano tutti una storia. Non erano storie brevi, o non avrebbero dovuto esserlo. Avrebbero dovuto diventare lunghi romanzi, splendide narrazioni di ottocento pagine e più, non soltanto delle vite delle vittime, ma anche di quelle che si erano trovate sul loro cammino, l'intreccio di conoscenze, amicizie e relazioni intime che le legava a coloro che amavano, che conoscevano e da cui erano conosciute, una rete di grandiosa complessità e ricchezza. Che cos'era accaduto? Una cosa molto semplice: storia e politica erano giunte ad un vicolo cieco. Un individuo, o forse più di uno, aveva stabilito che era necessario agire e alcune storie erano state troncate, altre abbreviate. Una bella riga nera su una pila di fogli. Semplice. Le pagine che seguono risentono di tale perdita. Il testo è meno ricco, la città più piccola.


Il percorso umano verso la compassione e l'empatia è disseminato di ostacoli, ma bisogna provare a percorrerlo. Per comprendere le conseguenze delle nostre azioni, dobbiamo usare tutta la nostra immaginazione. Riusciamo a capire che forse spaccare una bottiglia in testa a qualcuno non è una buona idea, solo se ci mettiamo nei suoi panni. A quel punto non possiamo più fare a meno di pensare che se ci arrivasse una bottiglia in testa ci farebbe un male cane! Ti metti nei suoi panni. Se fai questo, se lo riesci a fare, allora la violenza diventerà molto meno facile per te. Se tieni una pistola alla testa di una persona e riesci ad immaginare cosa potrà fare a quella testa, allora sarà letteralmente impossibile premere il grilletto


Tutte le storie sono storie d'amore



Robert McLiam Wilson



Eureka Street



https://youtu.be/nxItqB-Wzto


https://youtu.be/cCVYNvCSvf4





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