Bloomsday
Ombre di bosco fluttuavano accanto silenziose attraverso la pace del mattino, dalla scala fino al mare dove egli guardava. Verso la riva e più a largo si schiariva lo specchio del mare, scalciato da piedi veloci calzati leggeri. Seno bianco del mare velato. Gli accenti intrecciati, a due a due. Una mano che tocca le corde dell’arpa fondendo armonie intrecciate. Parole coniugate come onde bianche scintillanti sulla marea velata.
Una nube iniziò a coprire lentamente il sole, adombrando la baia d’un verde più scuro. Giaceva dietro di lui, ciotola d’acque amare. La canzone di Fergus: la cantavo a casa da solo, soffermandomi sui lunghi accordi oscuri. La sua porta era aperta: voleva sentire la mia musica. In silenzio tra timore e pietà andai al suo capezzale. Piangeva in quel letto squallido. Per le parole, Stephen: il mistero amaro dell’amore.
James Joyce
Ulisse
https://www.ritrattodiulisse.com/2019/11/?m=1
https://youtu.be/mEUGTpA0-UU
https://youtu.be/jj85DpnzcJ0
https://youtu.be/JADqpcg5AqY
Photo:
https://www.irelandbeforeyoudie.com/10-places-where-you-should-never-swim-in-ireland/
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