Il poeta "dovrà egli considerarsi alla stregua di un pittore di grottesche, la cui opera sarebbe sciupata s’egli volesse attenersi all’imitazione della natura e perseguire uniformità nel disegno. Dovrà mescolare pezzi dei generi più vari e discordanti, paesaggio, storia, ritrattistica, bestiario, collegandoli con dovizia di ghirigori per mezzo di teste e di code, come piacerà alla sua immaginazione, contribuendo in tal modo allo scopo principale, che è quello di abbagliare con la stridente contrapposizione dei colori e sorprendere col contrasto delle immagini.
serpentes avibus geminentur, tigribus agni
Il suo disegno dovrà assomigliare a un labirinto, fuori del quale nessuno saprà condurti eccetto lui. Siccome la grande arte consiste nel mescolare verità e finzione, al fine di unire il credibile col sorprendente, il nostro autore otterrà credibilità dipingendo la natura al suo più basso livello di semplicità, e sorpresa contraddicendo l’opinione comune. Nelle maniere ostenterà il meraviglioso, ritrarrà Achille con la pazienza di Giobbe, un principe con la favella di un buffone, un’onorata fanciulla che motteggia in modo osceno, un lacchè che disquisisce come un filosofo, e un gentiluomo elegante come uno studioso."
Martinus Scriblerus
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https://youtu.be/A54ZWnsgj3E?si=ZfH8SzJnxeR315U6
https://youtu.be/l59FrqY7K30?si=RPlwKcqwz5adBLEJ
https://youtu.be/9iPIzgetNeM?si=7rdWi70mOLCfJfRP
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