Prima ci sono la curiosità, la divinazione, la sete di confessioni. La fame dell'altro, l'attrazione per i suoi sotterranei. Decifrato il segreto arrivano le parole, spesso pretenziose e categoriche, che dissezionano, stabiliscono, classificano. Tutto diventa comprensibile e rassicurante. Allora può cominciare la routine di una relazione o di una indifferenza. Il mistero dell'altro è addomesticato. Il suo corpo è ridotto a una meccanica carnale, più o meno desiderabile, il suo cuore a un inventario di reazioni prevedibili.
In realtà questa fase è una specie di assassinio, perchè uccidiamo quella creatura infinita e inesauribile che abbiamo incontrato. Preferiamo aver a che fare con una costruzione verbale piuttosto che con un essere vivente...
In fondo la vita non era altro che quell'umidità carnale, il desiderio di uomini e donne che si toccano, si prendono, si lasciano. Che si uniscono e si sfiniscono. Tutto il resto erano menzogne da poeti.
Andreï Makine
La donna che aspettava


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