venerdì 24 dicembre 2021

 C'è un film del 1993 che lanciava sul piatto interessanti spunti di riflessione che purtroppo evidentemente non hanno trovato abbastanza spazio. Era la storia vera di un errore giudiziario successa in un drammatico momento che la gran Bretagna ha vissuto per molti decenni in cui vigeva una  legislazione speciale, che strappò per molti anni alla vita civile molti innocenti, e non tutti sopravvissero a quell'ingiusta detenzione. Di quel film ricordo il passaggio dall'atmosfera scanzonata a quella rigidissima del carcere dei giovani protagonisti, la grandissima dignità di Giuseppe nel rude mondo dei reclusi, e la disperazione del personaggio interpretato da Daniel Day-Lewis quando durante l'interrogatorio per torchiarlo e fargli confessare qualcosa di falso minacciarono sadicamente, usando un eufemismo,  di rispedire il babbo al creatore. Probabilmente questa pellicola andrebbe ciclicamente proiettata nelle scuole e in televisione per, insegnare che l'isteria non conduce mai sulla strada giusta, levare le residue certezze sull'infallibilità delle procedure giudiziarie e per diffidare da coloro che affermano di saperne senza tema di smentita e nemmeno senso del ridicolo




https://youtu.be/PtJCnm88_cU





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