In questi strani mesi in cui mi sono ritrovato spesso d'accordo con la Magli, Capezzone e ( a giorni alterni ) con Sgarbi, in queste settimane in cui si fatica a ritrovare il bandolo di un discorso, tra ex anarchici di sinistra che intravedono le ragioni di Putin ed ex missini nostalgici che almeno a parole trasudano empatia per gli oppressi facendo squadra contro i prepotenti, altri che rilanciano alla grande, declinandola per adattarla alla propria causa, la formula "e allora Renzi", ed io che a questo punto non mi stupirei nemmeno se fosse vera l'ipotesi, finora campata per aria, per, per cui negli anni 70 qui da noi non mancavano sicuramente i fans sfegatati di Pol Pot, sento che ci manca un fuoriclasse del palcoscenico come Ugo, che aveva il cuore dalla parte giusta, e se ne infischiava del politicamente corretto o dell'eticamente conveniente ( sensazione confermata nella battuta recitata nella scena che parte dopo un'ora e trentatré minuti dell'audiovisivo sotto riportato )
https://youtu.be/XhfbfzbQ1tA
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