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Don Chisciotte ha l’artrosi: il menisco del deserto
è pure una vergogna per il suo cammino e il suo bacile.
Come resero folli i suoi sogni i Libri della Cavalleria!*
Il suo cuore era miniato come i libri del Medioevo!
Le quattro labbra di Dulcinea come mulini a vento
furono il sudario di marmo delle sue imprese erotiche.
La finzione eretica fu il trionfo di Santa Clitoride.
Dulcinea, la Bella, soffriva di visioni in fotocopia,
fu una femmina fatale, cavaliera, esperta di aste armate.
Su una veronica tracciò i punti cardinali
—ah, anima candida! —dei suoi viaggi erogeni.
Pianse la Colomba nell’alcova – pietre!
Era tranquilla, statuaria come una Iside sedotta dai misteri,
lubrificava di continuo le sue quattro ali,
perché potessero le sue ginocchia sacrileghe
sollevare il Cavaliere in alto – pozzo o luna —
e abbattere i malleoli del suo Minotauro!
Antonio Sagredo
*Variante: per i suoi sogni, folli i Libri della cavalleria!
https://lombradelleparole.wordpress.com/2022/05/11/antonio-sagredo-poesie-da-cantos-del-moncayo-ediciones-olifante-zaragoza-2022-traduzione-in-spagnolo-di-manuel-martinez-forega-antonio-lopez-garcia-figure-in-una-casa-1967/
https://youtu.be/788VQ83cut4
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