mercoledì 23 novembre 2022

 C'è il Sud dei romanzi di Faulkner», «È il sud in cui echeggiano squilli lontani dell'epopea della Guerra di Secessione; ma in cui c'è pure tanto del vero Sud squallido e poetico: senonché il Faulkner vi ha poi tessuto sopra e intorno l'aggrovigliata allucinazione del suo stile, e anche quel Sud lì è finito per diventare irriconoscibile, come un relitto caduto in fondo al mare e rivestito da successive stratificazioni di fauna e di flora marina.


Poi c'è il Sud fiabesco e perverso di Truman Capote, il Sud isterico di Tennessee Williams, quello che tutti conoscono dal Tranvai che si chiama Desiderio, ma se domandate a un americano del Sud (di quel Sud che è un paese di un'estensione assai maggiore di quanto non s'immaginerebbe, poiché comprende anche il Tennessee e di fatto ogni stato a mezzogiorno di Washington), se domandate a questo americano quali autori gli sembrino veramente rappresentativi del Sud, che rendano la atmosfera e gli ambienti di laggiù in modo adeguato e fedele, vi farà» il nome, tra pochi altri, «di Flannery O'Connor».



Mario Praz [ in un saggio intitolato Racconti del Sud («Studi americani» n. 2, 1956) ]



https://www.italiaoggi.it/news/flannery-o-connor-scriveva-come-se-la-sola-ragione-per-salvarsi-l-anima-fosse-quella-di-prendere-a-sberle-2512996



https://youtu.be/ar8xS_PmPkU



https://youtu.be/kamXvqoL_JA



https://youtu.be/M76o1bFw-0Q




0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page