"Anna qualche volta mi dice che questa è una vita un po' da talpe, che ogni tanto dovremmo far venire a casa nostra qualcuno, e io per contentarla le rispondo di sì, ma poi non faccio nulla, e provvede lei da sola, se proprio le va, a telefonare a qualche conoscenza. Io non gliel'ho mai detto, ma secondo me è sbagliato far venire gente per casa, è una fatica imprevista e improduttiva, che nessuno ti compensa. Anche se il conoscente viene soltanto dopo cena, bisogna tenere la conversazione, metterci un minimo d'intelligenza, di spirito, altrimenti quello poi va in giro a dire che sei svanito di stanchezza , e la voce gira, e non ti danno più lavoro perchè concludono che ormai tu non ce la fai più.
Bisogna bere con il conoscente, e chi se ne intende sa che una cosa è il bere da soli, comodamente sdraiati sul letto, con i muscoli allentati e il cervello sgombro, altra cosa è il bere in compagnia. In compagnia il bicchierino deve agire da stimolante, ogni sorso provocare una battuta, un'osservazione, un'arguzia, un motto, e che sia pertinente con le battute, le osservazioni, le arguzie e i motti dell'interlocutore. Altrimenti non sarebbe un invito per il dopocena. E tutto questo significa fatica non ricompensata, che ti rimane addosso il giorno dopo, insieme a qualche fumo di alcol bevuto male, troppo in fretta, troppo in tensione."
La vita agra
Luciano Bianciardi
https://youtu.be/Gr84aZ0G9B8?si=2ele2B06adwD1oJL
https://youtu.be/yl-Jy383W9Q?si=vanHwxk7oZ5lSJmp
https://youtu.be/GSkr53xfFwg?si=aT4r4g_3J2NA_L6h
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