venerdì 27 giugno 2014

Dalla terrazza (aspettando l`idraulico)

   

Quando si parla di creazione artistica esiste uno standard, come per esempio nel caso di un colore, o ragionare in questi termini ci precipiterebbe in una contraddizione senza fondo? Come riconoscere le imposture nel vasto mare,al netto del talento e in un quadro di liberta` espressive?
 Si trova in giro di tutto un po`, e se da un lato va tutelata la potenzialita` creativa dell`individuo, e del collettivo, da un altro punto di vista probabilmente andrebbero scacciati i mercanti dal tempio,laddove al di la del puro delirio, verrebbe da considerare come tali tutti coloro che pensano di gabbare il prossimo e gli animatori del settore che determinerebbero con un "via libera" la possibilita che un talento, anche allo stadio larvale, possa trovare un terreno fertile, e magari invece sono troppo occupati a promuovere un altro contributo di cui si fatica a coglierne l`urgenza.
O forse la vera arte sfugge da ogni recinto ed e' destinata a rivelarsi come tale contro ogni dialettica interpretativa e in barba a tutti gli schemi, lasciando al palo cio` che arte non e`, ma solo un vago desiderio di appartenenza non suffragato ne` dall`ispirazione e neanche da un giudizio esterno condiviso, quando invece proprio non ci troviamo nel caso limite della speculazione borsistica operata ai danni del nostro piacere inconscio in nome del dio denaro, alla faccia della madre di tutti gli interrogativi



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