venerdì 7 gennaio 2022

 La pietra


Quello che amo del David

è la storia della pietra di cui è fatto.

Si trovava in un angolo della muratura

dove lastre di marmo furono scelte

per fronteggiare la splendente Casa di Dio,

o vantare il potere della città

con le figure dei suoi miti erculei.

Ma questo blocco era troppo difettoso per l’architettura,

e troppo delicato per l’arte, quindi nessuno l’ha preso

finché Michelangelo capì chi c’era dentro,

in attesa di essere liberato. E lo ha fatto

e la nostra guida potrebbe dirci senza ironia che noi,

che stavamo per guardare una statua, stavamo

per incontrare l’uomo più bello del mondo.

Se potessi dirti le parole che possono

farti credere che lo fosse, te le offrirei qui,

ma ho imparato che un’arte è il limite dell’altra,

e non posso scrivere quella poesia, o qualsiasi poesia

inizi con l’aspetto del David in quel giorno,

e anche adesso mi sembra, mentre scrivo questa.

Credo perché trovo la poesia

in quello che non posso vedere, e quella pietra eretta

che nessuno voleva, e nessuno buttava via

diventata il fulcro

di Firenze, forse della scultura stessa,

Non riesco a guardarla, e non so distogliere lo sguardo.

Quella pietra imperfetta è ogni amore che abbia mai portato,

e ogni montagna di carta

non produrrà poesia – finché non lo fa.



Richard Harrison


http://www.nuoviargomenti.net/poesie/richard-harrison-ventesimo-giorno-di-quarantena-interrompe-una-poesia-per-scrivere-a-un-amico-nel-vermont/


https://youtu.be/VamTQr4kcKA





0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page