Fantozzi è un personaggio letterario prima ancora che cinematografico: letterario nel senso che il mitico ragionier Ugo Fantozzi creato da Paolo Villaggio debuttò sulla carta (prima su L’Europeo e in seguito nella fortunata serie di libri, a partire dal 1971), per poi trionfare sul grande schermo. È una premessa solo in apparenza banale, perché l’aggettivo letterario potrebbe suonare eccessivo per molti scrittori/romanzieri; è quello che accadde durante un convegno negli anni Settanta quando il poeta russo Evgenij Entušenko dichiarò che lo scrittore italiano più importante era proprio l’autore-attore genovese Paolo Villaggio, paragonando Fantozzi ai grandi perdenti della letteratura creati da Nikolaj Vasil’evič Gogol’ e da Anton Čechov.
“A quelle parole gli altri autori italiani presenti in sala si voltarono a guardarlo, a cominciare da Dacia Maraini e, mentre Moravia lo fissava attonito con i «sopracciglioni aggrottati», Alberto Arbasino rimase letteralmente disgustato dalle parole dello scrittore russo”
(Pautasso e Stucchi, 2021)
https://www.quadernidaltritempi.eu/fantozzi-paolo-villaggio-guido-pautasso-irene-stucchi/
https://youtu.be/fhNrqc6yvTU
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