martedì 30 giugno 2015

Ti svegli per partire, vuoi continuare a dormire, decidi di non fare proprio niente.
Ti prepari per lavorare, rimanda quell’appuntamento, ti alzi di corsa dal letto e non capisci dove sei.
Asciuga gli occhi senza un senso, si lacera l’abbraccio, quel sogno fatto all’alba l’hai già dimenticato.

Traduci piano l’abc, i bugiardini elettrici, la luce sul display sbarra il supermercato del futuro.
C’è tanta strada davanti, le teche di vetro ancora vuote, fai lunghe code alla toilette, un grissino come piccolo sostegno.
Fingere il suono delle api.

In alto gli odori metallici, spezza i cuori di cemento, la bandana del combattente l’hai lasciata in tintoria.
Un tatuaggio hawaiano, un braccialetto cingalese, senti i polmoni pieni pieni e non capisci che cos’è.
Vivi ad agosto, ridi a settembre, dimentica l’autunno e passa oltre, con fierezza.

Scegli ancora di restare, cadono le coincidenze, un sipario ormai vecchio rammendato un po’ alla buona.
Ti abitui a stento a quel disagio, vedi solo il tuo sorriso, l’orologio incontinente batte l’una e tentatrè.
Un’altra volta ancora, trovi un appiglio per dimenticare, arranchi, e ti rigiri sul sofà.

Smentirti non serve a niente, è una questione di tatto, abbandoniamoci al sapone liquido.
Sai parlare con gli animali, scova i vicini di casa, la lacca condensata s’è scrostata dal muro, e tu hai preso la febbre gialla.
In alto a destra, vai sempre dritto, scendi le scale, s’insinua un mormorio dall’inferno.

Partire o restare, premono le coincidenze, il sipario resta aperto, la botola del suggeritore.
Piano piano, la mano sulla pancia, dimenticato ogni sarcasmo, le cinque e dieci, è quasi l’ora del caffè.
Prova ancora l’ascensore, non vale la pena, che fatica, s’è spenta la candela all’idrogeno new wave.

Stai bene solo quando dormi, sogni le vallate di luce, il mare col cappotto, il refrigeratore in saldo te l’ha venduto la tv.
Scambia la rabbia con la passione, il bisogno col fallo, il desiderio è una scatola di scarpe, vuota.
Hai visto tutto, hai detto troppo, perdiamo i sensi, è solo il gioco delle api.

Francesca Fiorletta

domenica 28 giugno 2015

Shine on crazy burn out

Quando tutto questo aveva un senso
Le pareti verticali
 le ombre sospese,
e persino le nacchere,
Nessuno trovava nulla da ridire
sul nostro Matrimonio in bianco



mercoledì 24 giugno 2015

L’amore ci aveva sorpreso inatteso e violento come un assassino che sbuchi fuori d’improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi. Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica. Del resto, lei sosteneva in seguito che non avvenne così, che noi ci amavamo sicuramente da sempre, senza saperlo, senza esserci mai visti.

(MМихаил Афанасьевич Булгаков)


sabato 20 giugno 2015

penombre

paradisi interscambiabili, sogni infranti ,vuoti a rendere perduti e batterie esauste, a legioni. Voglio riaffiorare da questo scannafosso




mercoledì 17 giugno 2015

Nelle puntate precedenti

Zzzzz



giovedì 11 giugno 2015

un tempo che non ti dico


lunedì 8 giugno 2015

Kafka sulla vodka

http://whatcanimake.noip.me:8000/mike/secdir/music/mikes%20old%20ipod/04%20%5bCalexico%5d%20Guero%20Canelo.mp3





sabato 6 giugno 2015

Corre voce che in natura tutto ciò che è giallo e nero sia pericoloso. Ora io mi chiedo se per inferenza possa esserlo pure una persona che annaspando col glossario in un paese straniero al ristorante si azzarda ad ordinare come dessert del miele imitando il verso dell'ape  ZZzzzz



mercoledì 3 giugno 2015

la nuova normativa del garante relativa all'uso dei cookies non sembra aggirabile se non tra le righe e potrebbe condurci, se resa operativa in tempi brevi a suon di sanzioni pecunarie, a un'afasia non proprio democratica.E per un profano applicarsi per mettersi in linea con la legge e` praticabile come superare un test truccato per l`accesso alle facolta` scientifiche senza avere in tasca le soluzioni degli amici di papa`(chi dobbiamo ringraziare stavolta?)

https://www.youtube.com/watch?v=Lr-DpEOqDew