lunedì 29 aprile 2019

'Soltanto l'acqua della laguna mi calmava. Li c'era la quiete, tutto immobile. Prima ci venivamo insieme io e Patrizia, tutte le volte che potevamo. Poi ho cominciato a venirci da solo. Stavo lì come una bestia, nuotavo, dormivo. Mi piaceva svegliarmi di notte vicino all'acqua e vedere la marea, come si muoveva: sei ore saliva, sei ore scendeva, sei ore saliva, sei ore scendeva. Come una ninna nanna. Ma io e Antonio continuavamo a scendere e non risalivamo mai."

La lingua del Santo


giovedì 25 aprile 2019

Si riprese a vivere senza sapere di vivere. Né il gioco né la guerra ci erano serviti a qualche cosa. Tutto era passato su di noi, da una primavera all'altra, senza lasciarci un segno di salvezza o di speranza.
Di tutti quei giocatori, di tutta quella gioventù, non ci fu nessuno, tranne i morti, a cui riuscisse il sogno di evadere dal paese, di andarne fuori in ogni senso eppure di non perderlo, come non si può perdere la memoria dei primi anni di vita. I più lontani, quelli annidati in fondo alle Americhe o nel cuore dell'Etiopia, al pari di quelli che sono vicini, a Milano o in altri luoghi conosciuti, sentono di non essersi liberati da una specie di peso o di intoppo che la vita del paese ha lasciato in loro.
Non si sa se questo sia un bene o un male. Si sa soltanto che è un velo oltre il quale potrebbe aprirsi la vera vita, se si potesse capire com'è la vera vita.
Un poeta o un pittore che nascesse qui inosservato e prima di legarsi all'ambiente volasse via, forse troverebbe la strada della liberazione.
Ci sarà qualcuno che l'ha trovata, come Bernardino che dipingendo in tanti luoghi diversi ha sempre ricomposto questo paesaggio, mescolandolo ad altre cose del mondo. Ci sarà certamente stato fra di noi, senza che ce ne accorgessimo, qualcuno a cui è riuscito di evadere in un modo che a nessun altro è mai stato possibile.
Lo aspettiamo di ritorno, un giorno o l'altro, perché ci racconti la sua storia.

Il piatto piange ( Piero Chiara )



mercoledì 24 aprile 2019


Il solo modo per tenere sotto controllo l'immagine di voi che date agli altri è essere sempre onesti.


Tom Hanks

https://m.youtube.com/watch?v=Mo1GRM4FhcI



martedì 23 aprile 2019

"Onora l’errore come un’intenzione nascosta”

Brian Eno



sabato 20 aprile 2019

memorie dal sottovuoto

Una leggenda nera misconosciuta narrerebbe che Manzoni abbia riscritto Fermo e Lucia sotto l`influsso sinistro di abbondanti libagioni basate prevalentemente su lupini infiltrati dalla mandragola vagamente allucinogeni e afrodisiaci, e fumi di inchiostro

https://m.youtube.com/watch?v=rLo9JHh9dN0



mercoledì 17 aprile 2019

Tutte le cose spazzate via e sole
Questa – è l’immensità


Emily Dickinson


 https://m.youtube.com/watch?v=7enGU_bR5sY


lunedì 15 aprile 2019

Postcard from Getsèmani


sabato 13 aprile 2019

Nessuno sa che cos'è la bellezza. L’idea che la gente si fa della bellezza, il concetto stesso di bellezza, mutano nel corso della storia assieme alle pretese filosofiche e al semplice sviluppo dell’uomo nel corso della sua vita personale. E questo mi spinge a pensare che, effettivamente, la bellezza è il simbolo di qualcos,altro. Ma di cosa esattamente? La bellezza è simbolo della verità. Non dico nel senso della contraddizione “verità/menzogna”, ma nel senso di cammino di verità, che l’uomo sceglie”


Andrej Tarkovskij






giovedì 11 aprile 2019



domenica 7 aprile 2019

sognai che il bosco si rimangiava la casa e io mi liberavo dal quel giogo. Poi la fuga da quell`ex landa urbana desolata in compagnia di quella musa dall`incerto sorriso e l`ingegno multiforme che sembrava sbucata da un altro sogno verso un abisso di possibilità



giovedì 4 aprile 2019

Stella cadente
Alcuni desideri si adempiranno,
altri saranno respinti. Ma io
sarò passata splendendo
per un attimo. Anche se nessuno
mi avesse guardata
risulterebbe ugualmente giustificato –
per quel lucente attimo –
il mio esistere. (…)
Margherita Guidacci 


martedì 2 aprile 2019

E la brezza agitava i pampini del pergolato, l’orzo maturo oscillava aritmicamente, un merlo zirlava. Guardandosi attorno, assaporavano quella pace


Bouvard e Pécuchet ( Gustave Flaubert )