lunedì 31 gennaio 2022

 Ringraziare voglio il divino

labirinto degli effetti e delle cause

per la diversità delle creature

che compongono questo singolare universo,

per la ragione,

che non cesserà di sognare

un qualche disegno del labirinto,

per il viso di Elena e la perseveranza di Ulisse,

per l’amore, che ci fa vedere gli altri

come li vede la divinità,

per il saldo diamante e l’acqua sciolta,

per l’algebra, palazzo dai precisi cristalli,

per le mistiche monete di Angelus Silesius,

per Schopenhauer,

che forse decifrò l’universo,

per lo splendore del fuoco

che nessun essere umano può guardare senza uno stupore antico,

per il mogano, il cedro e il sandalo,

per il pane e il sale,

per il mistero della rosa

che prodiga colore e non lo vede,

per certe vigilie e giornate del 1955,

per i duri mandriani che nella pianura

aizzano le bestie e l’alba,

per il mattino a Montevideo,

per l’arte dell’amicizia,

per l’ultima giornata di Socrate,

per le parole che in un crepuscolo furono dette

da una croce all’altra,

per quel sogno dell’Islam che abbracciò

mille notti e una notte,

per quell’altro sogno dell’inferno,

della torre del fuoco che purifica,

e delle sfere gloriose,

per Swedenborg,

che conversava con gli angeli per le strade di Londra, per i fiumi segreti e immemorabili

che convergono in me,

per la lingua che, secoli fa, parlai nella Northumbria,

per la spada e Tarpa dei sassoni, per il mare, che è un deserto risplendente

e una cifra di cose che non sappiamo,

per la musica verbale dell’Inghilterra,

per la musica verbale della Germania,

per l’oro, che sfolgora nei versi,

per l’epico inverno,

per il nome di un libro che non ho letto: Gesta Dei per Francos

per Verlaine, innocente come gli uccelli,

per il prisma di cristallo e il peso d’ottone,

per le strisce della tigre,

per le alte torri di San Francisco e dell’isola di Manhattan

per il mattino nel Texas,

per quel sivigliano che stese l’Epistola Morale

e il cui nome, come egli avrebbe preferito, ignoriamo,

per Seneca e Lucano, di Cordova,

che prima dello spagnolo scrissero

tutta la letteratura spagnola,

per il geometrico e bizzarro gioco degli scacchi,

per la tartaruga di Zenone e la mappa di Royce,

per l’odore medicinale degli eucalipti,

per il linguaggio, che può simulare la sapienza,

per l’oblio, che annulla o modifica il passato,

per la consuetudine,

che ci ripete e ci conferma come uno specchio,

per il mattino, che ci procura l’illusione di un principio

per la notte, le sue tenebre e la sua astronomia,

per il coraggio e la felicità degli altri,

per la patria, sentita nei gelsomini

o in una vecchia spada,

per Whitman e Francesco d’Assisi, che scrissero già questa poesia,

per il fatto che questa poesia è inesauribile

e si confonde con la somma delle creature

e non arriverà mai all’ultimo verso

e cambia secondo gli uomini,

per Frances Haslam, che chiese perdono ai suoi figli

perché moriva così lentamente,

per i minuti che precedono il sonno,

per il sonno e la morte,

per due tesori occulti,

per gli intimi doni che non elenco,

per la musica, misteriosa forma del tempo.


Jorge Luis Borges



https://maricri48.wordpress.com/2017/10/16/poesia-dei-doni-di-jorge-luis-borges/





La versione di Mariangela:



https://restaurars.altervista.org/ringraziare-desidero-una-poesia-di-mariangela-gualtieri/





https://youtu.be/khyhO-qWsHk




domenica 30 gennaio 2022

 Sarebbe interessante sentire le risposte del governo in merito ai tafferugli di Torino in cui giovani che contestavano dei provvedimenti discutibili che prevedono anche tirocini obbligatori in luoghi poco rassicuranti ( vista la moria quotidiana di operai nei cantieri ) in un momento storico dove tutto è teoricamente condizionato dalla tutela della salute al punto di determinare la sospensione di alcuni diritti civili, sono stati affrontati con modalità più consone all'invasione dei vandali. Certo, bisognerà aspettare il prossimo Question Time quando sarà, sempre che esista ancora e che qualcuno, tra un'apericena e una riunione programmatica tra sodali di vitale importanza ( per le sorti del proprio portafoglio immagino ), abbia voglia di chiederglielo




https://youtu.be/KQx5HOesujA




 Era il ferragosto del 1993, e da lì a qualche giorno sarei dovuto partire a Taranto per iniziare la leva. Se non mi fossi presentato sarei diventato un ( per utilizzare una formula molto in voga a Salò durante la repubblica nazifascista per coloro che fuggivano in collina onde evitare la chiamata alle armi per una guerra fratricida, anche se le conseguenze sarebbero state decisamente meno nefaste ) "assente arbitrario". Eravamo partiti in gruppo e usavamo la casa di famiglia di un amico ereditata dai nonni che stava in un paese in cima a quell'altura dal nome suggestivo. Per bagordi e gozzoviglie scendevamo al mare in quella meraviglia di città dalle ascendenze catalane. La mattina del 15 alla fine di una notte brava in discoteca praticamente eravamo tutti in debito di sonno e in precarie condizioni psicofisiche, visto che avevamo largheggiato un po' coi beveraggi. Rispetto agli altri io soffrivo pure maledettamente il mal d'auto e per arrivare  nel quartier generale ci aspettavano 8 chilometri e una decina di tornanti talmente micidiali da aver fatto nascere la leggenda metropolitana ( probabilmente forgiata per l'occasione ) per cui l'ingegnere che l'aveva progettata si era suicidato per il rimorso di averlo fatto. Nel mentre che ci preparavamo per risalire salendo a bordo delle utilitarie, nella consapevolezza di quanto appena affermato, fui colto dall'illuminazione per cui dichiarai agli altri che sarei risalito a piedi, di partire tranquilli. Erano le otto del mattino e c'erano già 28 gradi. L'amico che era pure il proprietario del "rifugio" e conosceva bene la zona provò in un barlume di lucidità a farmi ragionare dicendo che con quelle pendenze e con l'aria che si sarebbe fatta rovente di lì a poco, coi postumi di una notte alcolica sarei quasi sicuramente morto disidrato a metà strada in mezzo alle sterpaglie tra le più atroci sofferenze. Ma io non feci cenno di cambiare idea e li pregai di partire. Il tempo si fermò. Tutti iniziarono a fissarmi pronti ad ascrivermi in futuro nel rango degli eroi quasi anonimi, come in una storia messicana . Si sentiva solo il frinire dei grilli della campagna che iniziava proprio lì, o forse a pensarci bene era solo il ronzio della cefalea. Tutto era sospeso nel nulla, come in un'istantanea. Poi, di colpo tutto quel coraggio si inabissò o forse venne fuori la mia parte razionale e chiesi a N. di aprire lo sportello per farmi salire. Ancora oggi, trascorsi quasi trent'anni, penso che se fossi stato più fermo in quella decisione probabilmente avrei avuto un'altra vita o avrei fatto una strada decisamente più interessante ( ma del resto, per dirla con Tom Robbins, "solo i matti non hanno ripensamenti" )



https://youtu.be/41kF2-JvwPs





Nella foto il monte Minerva (  

http://photos.wikimapia.org/p/00/04/73/61/97_big.jpg   )





 Qualcuno é una banderuola, altri l'hanno proprio studiata. Un giorno  magari dovranno anche rendere conto a chicchessia di queste mosse. C'è pure chi ha la sensazione  di vivere in una versione edulcorata di tre tra le più famose dittature europee del 900 ( Francisco Franco, Salazar e Benito ) interpolate per l'occasione, ora non ricordo bene chi, forse Pereira. Ma io non ci credo



https://youtu.be/4b1wt3-zpzQ





sabato 29 gennaio 2022

  "Il campo dell’intellettuale è per definizione la coscienza. Un intellettuale che non comprenda cosa sta accadendo nel proprio tempo e paese è una contraddizione vivente e quello che capisce e non agisce avrà un posto nell’antologia del pianto, non nella storia viva della sua terra.” 


Rodolfo Walsh



https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nwKdvIJrnWGvgBQPmTyPh6qt591-Ngg7Y





 "Delfi? Era La Cia dell'antichità."


Irene Papas




"Le vecchie leggende affondano le loro radici nella Storia ed è certo che, alla base di qualunque mito narrato dagli Antichi, vi è una verità storica che la critica moderna deve tentare di ritrovare e di spiegare".


Louis Godart


( citazioni scovate su "Le Colonne d'Ercole - Un'inchiesta", di Sergio Frau )





https://youtu.be/SNDau55xwGQ




venerdì 28 gennaio 2022

 

"Siamo appena al secondo giorno della trattativa Stato-Draghi e sono già spossato. Cioè, confesso: sarei spossato se seguissi la questione, se mi appassionassi alle varianti, alle trattative, alle ipotesi, al cabaret di basso livello dell’aula, alle battutine dei commentatori, alle dietrologie, all’eco delle parole in libertà, ai verbi tenuti al guinzaglio lasco dei condizionali. Tizio avrebbe visto Caio e forse, chissà, risposto alla telefonata di Sempronio, che avrebbe fatto il nome di Gino, gradito a Ciccio, ma fortemente inviso a Lino perché sbarrerebbe la strada del prossimo governo a Pino, che ci terrebbe tanto. Se state guardando gli speciali televisivi di questi giorni, consiglio di mettere lo schermo accanto a una finestra, e ogni tanto guardare fuori, perché la distanza tra quel che avviene attorno ai catafalchi della democrazia (mai nome fu più adatto) e il mondo reale, appare incolmabile, siderale.


Sono pronto a correre il rischio dell’insulto, perché se ti ribelli (parola grossa), o se ti mostri indifferente (ecco, più credibile) al balletto, ti becchi di solito la patente di “populista”, che è ormai l’ingiuria corrente buttata lì da chi sostiene il teatrino, o ne fa parte attiva. E riconosco che il giochetto è abbastanza facile: di qua un manipolo di strateghi da bar che muove le pedine su una scacchiera tra Governo e Quirinale, e dall’altra un Paese stanco, stufo, nervoso, incazzato come un cobra che non sa né dove né come riversare la sua rabbia. Potrei essere più preciso: da una parte i sedicenti influencer o kingmaker che sussurrano cretinate ad ogni passo (Psst! Frattini! Psst! Casellati! Psst, vedrai che vince Casini. Psst, alla fine sarà Draghi); e dall’altra un popolo (ossignùr, che parola démodé) dove un lavoratore su quattro sputa l’anima per arrivare alla fine del mese, i salari scendono anziché salire, i diritti scolorano, i ragazzini muoiono in cantiere proprio come i lavoratori veri, e i loro amici che protestano vengono manganellati, forse dalle stesse forze dell’ordine che scortavano i fascisti ad assaltare la Cgil.


Di tutto questo, del Paese reale, del suo sangue, delle sue paure, dei salti mortali e dei calcoli al centesimo davanti agli scaffali dei supermercati, non c’è nessuna, nessunissima traccia nello spettacolo indecoroso di questi giorni. Anche le parole sono lontane, lontanissime. Da “Bisogna difendere la ripresa” (eh?) a “Non possiamo permetterci di perdere Draghi” (eh?), e giù per li rami: cose che possono sembrare assurde, e sono invece semplicemente offensive.


Poi – dopo – tutti con le mani nei capelli, oh signora mia, dove andremo a finire, perché l’affluenza alle urne cala, l’astensione si impenna, la gente se ne sbatte e tenta di vivere nonostante. Il rischio – ormai conclamato – è che si dia la colpa alla politica, così, genericamente, mentre è “quella” politica che produce danni, lutti e fantasmi. E forse bisogna ricominciare a pensare che la politica si può fare senza quelli lì, senza burattini, senza pupi e pupari, senza uomini della provvidenza che “non possiamo permetterci di perdere”. Possiamo benissimo, invece, perché forse osservando un Parlamento dove sovranisti ottusi, sedicenti “di sinistra” e liberisti assistiti dallo Stato sostengono lo stesso governo, la parola “extraparlamentare” non è più così peregrina. Ricominciare a pensare che si può fare politica con le nostre vite, il nostro impegno, i nostri bisogni, fuori di lì, mi sembra, al momento, l’unica (flebile, d’accordo) speranza."

Alessandro Robecchi

http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/202201/lextraparlamentare-il-paese-lontano-dalla-farsesca-trattativa-stato-draghi/


https://youtu.be/nnxPKY7NSoM





 "Quando venne il tempo di prendermi le vacanze - non ne avevo fatto un giorno in tre anni tanta era l'ansia di contribuire al successo della società! - mi presi tre settimane anziché due e scrissi il libro sui dodici piccoli uomini. Lo scrissi di volata, cinque, sette, a volte ottomila parole al giorno. Pensavo che un uomo, per essere scrittore, deve scrivere almeno cinquemila parole al giorno. Pensavo che deve dire tutto quanto in una volta - in un libro solo - e poi crollare. Non sapevo nulla, dello scrivere. Avevo una paura da cacarmi addosso. Ma ero deciso a spazzar via Horatio Alger dalla coscienza Nordamericana. Immagino che sia stato il peggior libro mai scritto al mondo. Era un tomo colossale e sbagliato dal principio alla fine. Ma fu il mio primo libro ed io ne ero già innamorato. Se avessi avuto i soldi, come li aveva Gide, lo avrei pubblicato a mie spese. Se avessi avuto il coraggio che aveva Whitman, sarei andato a venderlo di porta in porta. Tutti quelli a cui lo feci vedere mi dissero che era tremendo. Mi sollecitavano ad abbandonare questa idea di scrivere. Avrei imparato, come Balzac, che bisogna scrivere parecchi volumi prima di firmarne uno colo proprio nome. Dovevo imparare, e feci presto, che bisogna scrivere e scrivere e scrivere, anche se tutti al mondo ti sconsigliano, anche se nessuno ti crede. Forse si fa proprio perché nessuno ci crede. Forse il vero segreto sta nel far credere il prossimo. Quel libro era sproporzionato, sbagliato, cattivo, tremendo, come mi dissero, ma questo è naturale. Io, principiante, tentavo un'impresa a cui un uomo di genio si sarebbe accinto solo alla fine. Volevo dire l'ultima parola fin dal principio. Era assurdo e patetico. Fu una sconfitta schiacciante ma mi mise ferro nella schiena e zolfo nel sangue. Almeno sapevo cosa significa fallire. Sapevo cosa significa tentare una cosa grossa. Oggi, se ripenso alle circostanze in cui scrissi quel libro, quando ripenso al materiale straripante che cercavo di mettere in forma, quando ripenso quanto avevo cercato di abbracciare, mi dò una pacca sulla schiena, mi dò dieci e lode. sono orgoglioso che sia stato un così totale fallimento; se fosse andato bene  io sarei stato un mostro. A volte, se sfoglio i miei taccuini, anche solo a rileggere i nomi di quelli su cui volevo scrivere, mi prendono le vertigini. Ciascuno veniva a me con un modo suo; veniva a me e me lo scaricava sul tavolo; voleva che lo prendessi, che me l'accollassi. Non avevo il tempo di creare un mondo tutto mio: dovevo star saldo come Atlante, pur essendo in piedi sulla grotta dell'elefante e l'elefante in groppa alla tartaruga. A chiedersi su cosa poggiasse la tartaruga ci sarebbe da impazzire."





Henry Miller

( Tropico del Capricorno, traduzione di Luciano Bianciardi )




https://youtu.be/K2p84Xdx8ck





Opera: Robert Rauschenberg: Senza titolo,1963


giovedì 27 gennaio 2022

 Vigileremo affinché la storia non si ripeta in ossequio alle vittime di quegli orrori da tenere sempre in bella vista, e per verificare che la previsione di Karl Marx per cui nel caso la vicenda possa in qualche modo replicarsi non vada mai oltre la farsa. Una promessa a cui tenere fede





https://youtu.be/emKGBpLzkwQ


https://youtu.be/MpLM3H5kCoQ









mercoledì 26 gennaio 2022

 Da spettatore tutto sommato abbastanza appassionato di politica nostrana da più di trent'anni posso dire che se dovessi scegliere un film che ne faccia una degna rappresentazione allegorica probabilmente sceglierei questo che trovai sfolgorante vedendolo in terza media ( e da lì in poi iniziai pure ad annusare il concetto di sarcasmo e a coltivare i semi di un'insolenza che forse, almeno parzialmente, non sarebbe dispiaciuta a Cioran )




https://youtu.be/62ckXALWn1M





 Non permetterò a nessuno di passeggiare nella mia mente con i piedi sporchi.



Mahatma Gandhi



Ballare è la poesia dei piedi.
(John Dryden)


https://youtu.be/QbeuTICUDX0




martedì 25 gennaio 2022

 Parole da tenere a mente ( certi assist sembrano ispirati direttamente da Minerva )


https://youtu.be/eBnKxEKBWKk






Origine dello screenshot: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10227449025121071&id=1526163013&comment_id=10227451069012167&notif_t=public_figure_l0_comment&notif_id=1643103362125546&ref=m_notif



lunedì 24 gennaio 2022

 «L’adrenalina è la cosa più incredibile che abbiamo», ha detto Richards a un giornalista nel 1992. In effetti, la sua capacità di andare avanti senza dormire è incredibile. Ha registrato Before They Make Me Run, dall’album Some Girls del 1978, in un’unica tirata di cinque giorni («Quando un ingegnere dormiva sotto la scrivania, ne chiamavo un altro per andare avanti», ha scritto su Life). Il suo record attuale è, in realtà, quasi il doppio: «Nove giorni senza chiudere occhio», dice vantandosene. «Mi sono addormentato in piedi, alla fine… stavo mettendo un’altra cassetta su uno scaffale, e mi sentivo benissimo, tempo di girarmi mi sono addormentato. Sono caduto sbattendo contro il bordo della cassa. Mi sono svegliato in una pozza di sangue chiedendomi se fosse vino rosso».



https://www.rollingstone.it/classifiche/liste/vita-selvaggia-keith-richards-storie-ricordare/281933/



https://youtu.be/PjQ5Uk4alqY





domenica 23 gennaio 2022

 "Non potrò dunque mai scrivere veramente a caso e senza disegno, sì da almeno sbirciare, traverso il subbuglio e il disordine, il fondo di me?"


La bière du pécheur


Tommaso Landolfi





https://youtu.be/R7iHVQ5quB0





 "a niente servirà guardarti intorno, non c'è niente lì fuori, soltanto i dove che t'inventano con plexiglas e Guide Bleu. Il dove è un pesce segreto, il dove è quello che in piena notte ti sprofonda nel groviglio torbido degli incubi (dove del dove) forse un amico morto o una donna smarrita dall'altra parte dei canali e delle nebbie ti spingono lentamente al peggiore degli abomini, al tradimento o alla rinuncia, e quando emergi da quella palude melmosa con un urlo che ti trascina da questa parte, il dove era lì, era stato lì nella sua contropartita assoluta per indicarti la strada, per orientare quella mano che adesso cercherà solo un bicchiere d'acqua e un calmante."



Carte inaspettate


( Julio Cortázar )



https://youtu.be/pq5oMaYig1E






 La sensazione è che siamo finiti in una bolgia infernale. Nemmeno tra le più divertenti.. ( ci resta solo la mota. La poesia annaspa, i fiumi scorrono sottoterra, e forse il punk stavolta è morto sul serio )



https://youtu.be/HcaEZjGM-cQ










sabato 22 gennaio 2022

 Mi è capitato, come a tutti, di vedere nei programmi rai che trattano di storia i filmati delle folle che accoglievano Coso nel famigerato ventennio. Quasi sempre si glissa sui numeri degli astanti, giusto qualche volta si tirano fuori cifre che oscillano intorno alle decine di migliaia. Non ci vuole molto in realtà per capire che si trattava di masse entusiaste piuttosto corpose che spesso credo sfiorassero il milione di presenze. Questo per ricordarci quanto la gente quando si tratta di entusiasmarsi per un leader non ha la puzza sotto il naso, in particolare quando i mezzi di comunicazione gli stanno raccontando che quel qualcuno che ora osannano è colui che li porterà fuori dal tunnel, agli onori della gloria, e quanto sia corta la memoria quando a chi ha organizzato il "bidone" convenga mistificare puntando tutto su un oblio selettivo e pilotato. Aveva ragione Vaime quando parlò del fatto che dopo la guerra tutti raccontavano di avere avuto un parente nella resistenza, aggiungendo la nota per cui qualche volta era pure vero. Tutto questo per dire che c'è molta più saggezza negli asfodeli di quanta possano propinartene dozzine di telegiornali in un paio d'anni, e che forse conviene spegnere i televisori almeno per un po'



https://youtu.be/gblcvJ7-kFU












venerdì 21 gennaio 2022

 Dopo la questione per cui il nero va calcolato nel PIL, e la storia che il nucleare è green, anche se quella di Berlusconi al colle fosse solo una boutade, se per caso al Quirinale andasse l'attuale premier e ci dovesse essere la reggenza temporanea di Renato, allora si che, con la questione dei due papi e tutto il resto  che si è sedimentato dopo questa onda anomala della storia ( compresi i grandi elettori positivi, che pare voteranno come in un drive in ), potremmo davvero dire di aver visto quasi tutto, e che Meat Loaf non sarà vissuto invano, e nemmeno Vercingetorige





https://youtu.be/BEQplDCvKqM



https://youtu.be/9X_ViIPA-Gc

















 "La comprensione l'ho finita ieri. Oggi mi stai solo facendo perdere tempo."



Al Pacino in Heat, la sfida 



https://youtu.be/Ao5bDX_uKqE




giovedì 20 gennaio 2022

 Alla fine come sempre sarà l'arte a salvarci dalla follia da una Realpolitik da Santa inquisizione, e dalla schiuma ne verremo fuori, nuovamente abbaglianti ( o abbagliati, questo ancora è da vedere )



https://youtu.be/WP1JT5yHllQ







 "Riuscivo a vedere […] le mie idee, sensazioni. Ero diventato un poeta. Ero estaticamente folle nella mia innocenza. Conoscevo gioie non per nome ma perché mi attraversavano il petto che raggrumava il sangue caldo e scomparivano senza avere conosciuto nome, ignote […]. Basta con gli eccessi di Rimbaud! Piansi ricordando il bel volto della vita quella notte.“




Maggie Cassidy ( Jack Kerouac )




https://youtu.be/99z-H_NEccU



https://youtu.be/qWmrgekvMec





 A proposito di Flaiano, nella particolare fase storica che stiamo vivendo, è interessante ricordare come lui avesse declinato la sua visione dei pericoli dell'essere presi dal panico. In "tempo di uccidere" la paura del protagonista di essere stato potenzialmente infettato da  una lebbrosa, diventata pura paranoia, lo porta ad andare quasi completamente in tilt mentre si trova in un mondo che già faticava ad afferrare ( sempre se mi ricordo bene, neh )


https://youtu.be/Z_LnWYuALog



https://youtu.be/5IsSpAOD6K8











 Ho firmato per qualche referendum, ma tra una cosa e l'altra non sono mai riuscito a sottoscrivere qualcuna delle migliaia di petizioni che con una discreta frequenza ci vengono propinate. Un po' anche perché non ricordo che ve ne sia stata una che abbia portato qualche risultato. Certo, posso sempre sbagliarmi o ricordare male, oppure ormai sono semplicemente vittima del mio disincanto ( o ho sposato di sguincio la filosofia del rifiuto di Flaiano )


https://youtu.be/NoweGN8cm5g






mercoledì 19 gennaio 2022

 Ho letto qualcosa a proposito del fatto che a inizio carriera quando Fellini sottoponeva i suoi soggetti a qualcuno che avrebbe dovuto dargli un consiglio o magari un aiuto concreto per metterli in scena gli fu risposto che con quei racconti di provincia non avrebbe fatto molta strada perché il mercato richiedeva altro, o qualcosa del genere. È sempre bello ricordarsi certe cose quando incontri persone dalla sensibilità discutibile o i demotivatori professionisti



https://youtu.be/zT3XHDQAKaE





Foto estrapolata da: https://www.dazebaonews.it/cultura/cinema-teatro/52038-fellini-e-l-ombra-nei-cinema-dal-17-gennaio-2022.html



 Ormai affermare che è altamente probabile che ci troviamo nel Limbo non è più un tabù. Un putiferio di anime perse, alcune tramano per svignarsela, certi diramano dispacci, qualcuno si gode lo spettacolo, altri riflettono, e molti stranamente godono. Ed è una storia che fa acqua da tutte le parti


https://youtu.be/pHNbHn3i9S4






martedì 18 gennaio 2022

 



È tutto così surreale, il dibattito politico sanitario, la rosa di nomi fatti per il Quirinale, la mia personale collocazione nel mondo, e pure il resto, che non mi stupirei davvero se mi dai dicessero che il reattore di un Boeing mi è caduto in testa cogliendomi nel sonno, o che là fuori un lupo mannaro sta facendo man bassa



https://youtu.be/-qmlHwsxsA0





 




Poi certo, non è che sia molto intelligente pretendere che tutte le donne vessate debbano seguire  con lo stesso coraggio l'esempio di Tippi. Ma è meglio che lo tengano a mente piuttosto che continuare a ossequiare le tradizioni per cui, per esempio, non fa fine per una donna mandare a fanculo un perturbatore della loro quiete o qualcuno che minaccia eventi inimmaginabili puntando che la vittima si faccia due calcoli e poi magari decida di farsi succube accettando un armistizio che profuma di inferno




https://youtu.be/YOwNug9eG24







lunedì 17 gennaio 2022

 Alfred Hitchcock ha fatto la sua carriera, ma secondo Tippi Hedren, anche il cinque volte candidato all’Oscar l’ha rovinata. Hitchcock le ha offerto un contratto dopo averla vista in uno spot pubblicitario e hanno realizzato due film (Gli uccelli e Marnie) insieme, ma le cose sono andate rapidamente a male quando il regista ha cercato di rendere personale il rapporto. Secondo Hedren, le cose sono precipitate quando il regista geloso ha tentato di baciarla contro la sua volontà. “Quando mi ha detto che mi avrebbe rovinato, gli ho semplicemente detto di fare quello che doveva fare”, ha detto Hedren Varietà. “Sono uscito dalla porta e l’ho sbattuta così forte che ho guardato indietro per vedere se era ancora sui cardini.”


https://italian.news24viral.com/queste-sono-le-piu-vecchie-star-di-hollywood-vive-oggi/?amp=1







Non ho trovato molta documentazione in merito alle accuse di Tippi, ma non trovo ragioni per non prenderle per buone. Probabilmente Alfred agiva sotto la cattiva stella di una mentalità che non gli permetteva di dare una connotazione morale negativa ai suoi comportamenti o come tanti aveva un problema con il "potere del cane" del famoso versetto biblico ( ndr )




https://youtu.be/A8XYdfIVMcY





 Un vecchio d'oro con l'orologio in lutto

Una regina di fatica con un uomo d'Inghilterra

E dei lavoratori della pace con dei tutori del mare

Un ussaro della compagnia con lo zimbello della morte

Un serpente da caffé e un macinino con gli occhiali

Un cacciatore sulla corda con un funambolo di teste

Un maresciallo di schiuma con una pipa a riposo

Un neonato in smoking con un gentleman in fasce

Un compositore da forca con un pendaglio di musica

Un raccattatore di coscienza con un direttore di cicche

Un arrotino di Coligny con un ammiraglio di forbici

Una suorina del Bengala con una tigre di San Vincenzo di Paola

Un professore di porcellane con un aggiustatore di filosofia

Un controllore della Tavola Rotonda con cavalieri della compagnia del gas

Un'anatra a Sant'Elena con un Napoleone all'arancia

Un guardiano di Samotracia con una Vittoria di cimiteri

Un rimorchiatore di famiglia numerosa con un padre d'alto mare

Un membro della prostata con un'ipertrofia dell'Academie française

Un grosso cavallo in partibus con un grande vescovo da circo

Un controllore di sagrestia con un piccolo cantore d'autobus

Un chirurgo pestifero con un bambino dentista

E il generale delle ostriche con un apritore di Gesuiti 




Corteo ( Jaques Prevert, 1949)



https://www.dailymotion.com/video/x6n6nid



https://youtu.be/w5yubZheZcY





 "Da questo caos visivo, complesso e mutevole, dobbiamo estrarre invarianti che ci permettano di dedurre o ipotizzare la natura dell’oggetto.”



Oliver Sacks - l'occhio della mente



( E sticazzi, aggiungerei io, ndr )




https://youtu.be/9ZPXavhNwgI




domenica 16 gennaio 2022

 Come raccontarlo… Ho tolto le Colonne di Ercole a Gibilterra. Le ho rimesse dove iniziavano le Terre di Eracle-Melqart, Dio di tutti i Fenici e dei loro mari. Le ho rimesse dove Sabatino Moscatidiceva che iniziava la Cortina di Ferro dell’Antichità, dove Esiodo mette la sua Soglia di Bronzo che divide il Giorno dalla Notte.


Le ho rimesse al Canale di Sicilia: la zona blindata, la Frontiera, il Confine. Al di là di Malta c’era il Far West degli anti-chi Greci; i fondali infidi controllati dai Cartaginesi e dalle loro navi, vietati a chiunque fenicio non fosse.


Tolte le Colonne a Gibilterra, e… È bastato un attimo: è stato lo spettacolo più maestoso e possente che si possa immaginare. Come raccontarlo… Inimmaginabile se non lo si vede.


Come dover raccontare le Cascate Vittoria, giù in Africa, quando d’improvviso lo Zambesi che fin lì sembrava tutto tranquillo si piega, invece, ad angolo retto per un fronte di un chilometro e corre a suicidarsi giù, in quel canyon stretto stretto, di basalto nero lucente: quel suo mare d’acqua, spezzandosi – inseguito da tutta l’acqua del mondo – martoriato, rimbalzato dalle rocce troppo strette, resuscita in vapore, esplode in mille arcobaleni frantumati, risuona per chilometri con un rombo che lo senti da lontano.


Sembra un dio: un dio infuriato. È un Dio.




( Sergio Frau - le colonne d'Ercole. Un'inchiesta )


https://www.omphalos-sardegna.it/gibilterra-sparirono-colonne-dercole/



https://youtu.be/Lve5LgwPupA




sabato 15 gennaio 2022

 Lei che guardava

alla propria tristezza

come se fossero bolle di sapone



Maram Al-Masri





https://youtu.be/Anku7fOTcPU





https://youtu.be/UbtLqC3V0hs




 Comunque, aspettiamo tutti al varco, con un sopracciglio pronto ad alzarsi, anche noi stessi. Possibilmente con un buon alibi o delle scuse passabili




https://youtu.be/SoJtS-gT8Kc





venerdì 14 gennaio 2022

 "Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all'inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente."



Jules Renard



https://youtu.be/etmSWkeRYbk




giovedì 13 gennaio 2022

 Ho pensato che forse tra quelli che fanno ironia sul web relativamente a chi si domandasse cosa possa esserci dentro i sieri ci siano pure tanti di coloro che prima di acquistare uno smartphone vogliono sapere per filo e per segno ogni caratteristica tecnica, fingendo di capirne, quando per le proprie esigenze magari basterebbe un Windows 386 aggiornato con la barra di Messenger e una discreta definizione per vedersi un po' di sano porno, o magari anche qualcuno di quelli che non comprano un articolo alimentare soltanto perché nella confezione ci sta scritto che potrebbero esservi dei residui di lavorazione del pistacchio o frammenti di gusci d'uovo, e ho capito che da 'st'empasse non ne verremo fuori molto facilmente




https://youtu.be/6QJpY2VNP0E





 Ridendo e scherzando alla fine mi sa che neanche questa volta al Quirinale finirà una donna. È anche vero che bisogna fare finire le cose e il sesso forte ancora non ha terminato di rompere quel bellissimo giocattolo altrimenti detto democrazia. Comunque, a grandi linee sono persino d'accordo con coloro che dicono che non è molto intelligente parlare di eleggere una donna qualsiasi basta che sia. Ma su una decina di milioni di potenziali candidate di sicuro una discreta percentuale è in grado di fare meglio dei rappresentanti del mio genere, senza fare casini o farsi mettere in mezzo. Sull'autocandidatura probabilmente fatta anche un po' per celia, di Gianna Nannini io per esempio non avrei nulla da ridire ( ma tanto troverai sempre qualcuno pronto a dirti che i tempi non sono ancora maturi, o che non è la persona giusta, giurando sulla propria carcassa che ad affermare ciò è il fior fiore degli esperti in materia, senza meglio specificare )



https://youtu.be/cUPJD7sZ274



 Origine della tavola: http://www.lacooltura.com/wp-content/uploads/2017/07/Nuovo-documento-2017-07-10_2.jpg


mercoledì 12 gennaio 2022

 Ci vediamo in proiezione, ed ecco

la città, in una sua povera ora nuda,

terrificante come ogni nudità.

Terra incendiata il cui incendio

spento stasera o da millenni,

è una cerchia infinita di ruderi rosa,

carboni e ossa biancheggianti, impalcature

dilavate dall'acqua e poi bruciate

da nuovo sole. La radiosa Appia

che formicola di migliaia di insetti

- gli uomini d'oggi - i neorealistici

ossessi delle Cronache in volgare.

Poi compare Testaccio, in quella luce

di miele proiettata sulla terra

dall'oltretomba. Forse è scoppiata,

la Bomba, fuori dalla mia coscienza.

Anzi, è così certamente. E la fine

del Mondo è già accaduta: una cosa

muta, calata nel controluce del crepuscolo.

Ombra, chi opera in questa èra.

Ah, sacro Novecento, regione dell'anima

in cui l'Apocalisse è un vecchio evento!

Il Pontormo con un operatore

meticoloso, ha disposto cantoni

di case giallastre, a tagliare

questa luce friabile e molle,

che dal cielo giallo si fa marrone

impolverato d'oro sul mondo cittadino...

e come piante senza radice, case e uomini,

creano solo muti monumenti di luce

e d'ombra, in movimento: perché

la loro morte è nel loro moto.

Vanno, come senza alcuna colonna sonora,

automobili e camion, sotto gli archi,

sull 'asfalto, contro il gasometro,

nell'ora, d'oro, di Hiroshima,

dopo vent'anni, sempre più dentro

in quella loro morte gesticolante: e io

ritardatario sulla morte, in anticipo

sulla vita vera, bevo l'incubo

della luce come un vino smagliante.

Nazione senza speranze! L'Apocalisse

esploso fuori dalle coscienze

nella malinconia dell'Italia dei Manieristi,

ha ucciso tutti: guardateli - ombre

grondanti d'oro nell'oro dell'agonia.


Pier Paolo Pasolini ( poesie mondane )




https://youtu.be/kxNrNRF4mk4





 Riscritta ai giorni nostri anche la Divina commedia, per mettersi in pari col resto, sarebbe stata una farsa vergata da una stampante in 3d su carta riciclata ricalcando le istruzioni della narrazione ingegnerizzata di un algoritmo impazzito




https://youtu.be/9m28KjYu9xo





 "A Sassomarconi incontrammo una ragazza

Che viveva sdraiata sull'orlo di una piazza

Noi le dicemmo "Vieni, dolce sarà la strada"

Lei sfogliò il fiore e poi ci disse "No"


Antonello Venditti ( bomba o non bomba )



https://youtu.be/r9_vZNGSHms



Nella foto: nubi da favonio ( also know as Föhn )



martedì 11 gennaio 2022

 




Ho sentore che questo più 6,3% dell'economia annunciato in tromba sarà come il famoso 40% figlio di un caso o di rimbalzi tecnici preso dal PD di Matteo sbandierato a destra e a manca come l'effige del trionfo e usato successivamente dai detrattori come leva per operazioni satiriche variegate. E che continuerà a mancarci sempre di più Marco Ferreri, che in dilinger è morto aveva preconizzato con una certa precisione le nostre notti pacifiche e allucinate in tempo di lockdown, insieme a un mucchio di altre cose




https://youtu.be/K9b3JwuxVfc







lunedì 10 gennaio 2022

 Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che ci fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì sarà il Paradiso o l'Inferno.



Kurt Vonnegut


God Bless You, Mr. Rosewater, or Pearls Before Swine



https://youtu.be/cPYs-8kMyoA






Nella foto: Lenny Bruce

https://davedye.com/2016/03/01/hands-up-whos-heard-of-art-kane/comment-page-1/

domenica 9 gennaio 2022

 Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell'arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità.




Zygmunt Bauman 



https://youtu.be/rm9coqlk8fY





 Di tutto questo baillame si può dire senz'altro che ha fatto metaforicamente tornare in auge le disfide tipiche dell'adolescenza ( anche se ho idea che siano più che altro letteratura ), in cui si gareggiava per sapere chi c'è l'aveva più lungo o chi pisciava più lontano. E che come dicono dell'hashish tira fuori tutte insieme le paranoie dai cervelli predisposti. Di sicuro, probabilmente, è anche un test di resistenza come quello cui faceva riferimento Bukowski in factotum che se superato dovrebbe portarci alla risata perfetta, dopo notti passate a giocare a canasta con gli Dei


https://youtu.be/r_2Lai2-la0


https://youtu.be/CrOG4W5Voeg













sabato 8 gennaio 2022

 Sulla baraonda di leggi, decreti, ordinanze e circolari che si sono succedute ammetto di non esserci rimasto troppo appresso. Lo spettro dell'Asperger mi bracca già abbastanza da vicino. Pare che questo work in progress da manicomio comunque sia giustificato dalle circostanze. Se ho capito bene comunque in tema di esenzioni da vaccino si è voluta mantenere una cautela degna di un Don Abbondio, o meglio da Don Rodrigo, restando così vaghi da fare si che non si sia stilato nemmeno un elenco preciso delle causali che possono determinare quelle situazioni riservandosi di fatto un'arbitrarietà che ci riporta direttamente ai tempi della leva obbligatoria, quando bastava avere un cugino in politica o una zia badessa per sfangarsela




https://youtu.be/0C5AE_7WNe4






 A furia di essere cinici e pragmatici si rischia di diventare macchine, e nel frattempo si diventa aridi. La tiritera per cui Djokovic sarebbe solo un viziato mi ha ricordato una scena di un pomeriggio televisivo in cui un Corona decisamente non al meglio usava più o meno lo stesso termine per apostrofare Bettarini, che bene o male aveva alle spalle una quindicina di anni di calcio professionistico alle spalle di cui almeno otto o nove ad alto livello, il che si traduce che in quel periodo ha sicuramente vissuto una vita fatta di sacrifici. Per Djoker vale lo stesso discorso ma probabilmente gli anni spesi per arrivare dove è arrivato lui sono un po' di più. Ora, chiarendo che i miei eroi sono i lavoratori che per una quarantina di anni spendono la propria vita per fare il proprio mestiere, spesso a costo di sacrifici anche superiori a quelli di uno sportivo da top ten ( e penso soprattutto ai pendolari ), consapevole anche del fatto che parlando di tennis maschile personalmente devo impegnarmi parecchio per trovare qualcuno che possa dirsi simpatico tout court, se vogliamo provare a confermare un'evidenza  antropologica per cui il posto nel mondo dell'uomo è quello che è anche perché, oltre a essere l'unica specie che seppellisce i propri morti, è pure l'unica che prevede la pratica sportiva e quella artistica, a meno di non voler dare ragione a coloro che di fronte a una cantante le chiedono che lavoro fa, ripetendogli la domanda se lei gli risponde, direi che forse è il caso di pensarci due volte prima di attribuire etichette a vanvera 




https://youtu.be/KBobN-r4tag







venerdì 7 gennaio 2022

 La pietra


Quello che amo del David

è la storia della pietra di cui è fatto.

Si trovava in un angolo della muratura

dove lastre di marmo furono scelte

per fronteggiare la splendente Casa di Dio,

o vantare il potere della città

con le figure dei suoi miti erculei.

Ma questo blocco era troppo difettoso per l’architettura,

e troppo delicato per l’arte, quindi nessuno l’ha preso

finché Michelangelo capì chi c’era dentro,

in attesa di essere liberato. E lo ha fatto

e la nostra guida potrebbe dirci senza ironia che noi,

che stavamo per guardare una statua, stavamo

per incontrare l’uomo più bello del mondo.

Se potessi dirti le parole che possono

farti credere che lo fosse, te le offrirei qui,

ma ho imparato che un’arte è il limite dell’altra,

e non posso scrivere quella poesia, o qualsiasi poesia

inizi con l’aspetto del David in quel giorno,

e anche adesso mi sembra, mentre scrivo questa.

Credo perché trovo la poesia

in quello che non posso vedere, e quella pietra eretta

che nessuno voleva, e nessuno buttava via

diventata il fulcro

di Firenze, forse della scultura stessa,

Non riesco a guardarla, e non so distogliere lo sguardo.

Quella pietra imperfetta è ogni amore che abbia mai portato,

e ogni montagna di carta

non produrrà poesia – finché non lo fa.



Richard Harrison


http://www.nuoviargomenti.net/poesie/richard-harrison-ventesimo-giorno-di-quarantena-interrompe-una-poesia-per-scrivere-a-un-amico-nel-vermont/


https://youtu.be/VamTQr4kcKA





 "Manzoni non l’aveva vista, la peste, ma aveva studiato documenti su documenti.

E allora descrive la follia, la psicosi, le teorie assurde sulla sua origine, sui rimedi. Descrive la scena di uno straniero (un “turista”) a Milano che tocca un muro del duomo e viene linciato dalla folla perché accusato di spargere il morbo.

Ma c’è una cosa che Manzoni descrive bene, soprattutto, e che riprende da Boccaccio: il momento di prova, di discrimine, tra umanità e inumanità. Boccaccio sì che l’aveva vista, la peste. Aveva visto amici, persone amate, parenti, anche suo padre morire.

E Boccaccio ci spiega che l’effetto più terribile della peste era la distruzione del vivere civile. Perché il vicino iniziava a odiare il vicino, il fratello iniziava a odiare il fratello, e persino i figli abbandonavano i genitori. La peste metteva gli uomini l’uno contro l’altro. Lui rispondeva col Decameron, il più grande inno alla vita e alla buona civiltà.

Manzoni rispondeva con la fede e la cultura, che non evitano i guai ma, diceva, insegnavano come affrontarli.

In generale, entrambi rispondevano in modo simile: invitando a essere uomini, a restare umani, quando il mondo impazzisce”.



( Errico Buonanno )



https://youtu.be/bs56ygZplQA