martedì 21 luglio 2020

( ce lo da lei il rebelot )

Notturno americano

https://www.rivistastudio.com/portland-donna-nuda/?fbclid=IwAR2kceF_jawJBFFrPvkUirB7eQn2QpWQeY_VsZ-n10HZs_xldckC3OGnQiE

https://youtu.be/PK_lCD5npsE


lunedì 20 luglio 2020

Cos'è il rimorso? La paura della responsabilità di ciò che hai fatto o le manette a un attimo vissuto perchè vivo? Il rimorso è una tomba su cui piangere lacrime di coccodrillo. Il rimorso è in Florida. Eravamo a Milano. 


( Andrea  G. Pinketts - Il vizio dell'agnello )



domenica 19 luglio 2020

È un sole bianco che intenerisce
sui monumenti le donne di bronzo.

Vorresti sparire alle case, destarti
ove trascinano lenti carri
sbarre di ferro verso la campagna –

ché là pei fossi infuriano bambini
nell’acqua, all’aurora
e vi crollano immagini di pioppi.

Noi, per seguir la danza
di un vecchio organo
correremmo nel vento gli stradali…

A cuore scalzo
e con laceri pesi
di gioia.

Antonia Pozzi; 27 gennaio 1938



Sì, forse l'unica domanda che dobbiamo rivolgerci incessantemente, a parte la classica "chi sono io?" è, dopo i cinquanta, se stiamo diventando scemi, e in quale percentuale ( ma senza pretendere sincerità )



venerdì 17 luglio 2020

Qui diciamo che la vita è una roccia, e che non devi mai voltarti a guardare indietro mentre la stai scalando. Ti fa venire il capogiro.

Il  tè nel deserto

(  Paul Bowles )

https://youtu.be/vgEaRPaGqWM



giovedì 16 luglio 2020

"È Meglio conoscere alcune delle domande che tutte le risposte."

James Grover Thurber


http://www.treccani.it/enciclopedia/afrodite_%28Enciclopedia-Italiana%29/


mercoledì 15 luglio 2020

L'arte di dimenticare ( il resto è solo nevrosi che avanza )



martedì 14 luglio 2020

O vello triangolo isoscele tu sei la divinità stessa a tre lati folta innumerevole come lei
Oh giardino dell'adorabile amore 
Oh giardino sottomarino d'alghe di coralli e ricci di mare e desideri arborescenti
Sì foresta di desideri che in continuazione si accresce di abissi e più dell'empireo



Guillaume Apollinaire






lunedì 13 luglio 2020

Imminente

https://youtu.be/7VUiiMtqFj0





sabato 11 luglio 2020



Wald II


il cubo triplicato, chiaro e credulo,
è un segnico, minimo dattilo:
ma energiche demonie salterellano,
perle nude e gestuali, debilitate in ansia:
foglie ansimanti decretano aurore,
brumosi vermi, zanne in nicchie mobili:
un lento nano mi morde, che, agile,
rauco trasceglie mondi seduttivi:
fervide rughe in maschere legnose
disperate mi negano, almeno, i miei amen:






Wald III


in bivio duro mi fecondo, cronico:
un sonno è un nastro, e in mezzo sta la brama:
minimo globo di morbi si espone
per le mie nubili zone di durezze, di arazzi:
foreste amare. Ambre, ampolettine
blu e verdi sono zampe in alluminio:
è un lampo nerastro che qui domina l’aria,
rapido e logico, in monotona sete:
fervidi nomi, nei miei nodi chimici,
dispersi automi, sono sassi mitici:


 edoardo sanguineti



https://youtu.be/MbLV4biUpCo



"Fatto di tomi ammonticchiati,
maledetti e dimenticati,
di finestre cieche orlato,
sol da fantasmi abitato,
d'orride bestiacce infestato
di carta e di cuoio chiodato,
un luogo d'urla lacerate
noto come Castel Ombrate.“


"Nero, di legno, con l'ante serrate
son da quando m'han preso a sassate.
A mille conservo sudice lenti
da quando m'è occorso quell'accidenti.
Di supposte e pillole io faccio a meno:
son d'occhiali sporchi un armadio pieno.“

"Nei profondi e freddi dirupi
dove l'ombre lasciano il segno,
dove i libri sognano cupi
i tempi in cui erano legno,
dove il carbon diventa diamante
e luce non c'é né pietà,
laggiù regna terrorizzante
dell'Ombre il Re, sua maestà“

Walter Moers ( la città dei libri sognanti )




venerdì 10 luglio 2020

Verso i sei, sette anni ero convinto che ci fossero due vite, una con gli occhi aperti e l'altra con gli occhi chiusi.

Federico Fellini, il libro dei sogni ( citato in esergo da Daniel Pennac, su "la loi du reveur" )


https://youtu.be/WVRSiYwYluo





giovedì 9 luglio 2020

"Stiamo combattendo per tre righe nei libri di storia"


Se non ora quando? ( Primo Levi )



mercoledì 8 luglio 2020

“È fantastico come uomini e donne riescano a liberarsi dalle bugie che hanno sempre raccontato. I gesti stupidi, le occasioni fortunate, le vittorie e le sconfitte, quelle case bruciate e quei bambini in lacrime nella tempesta, il colpo di fortuna all’ultimo minuto, e poi
chi ha girato le spalle a un cuore che ha spezzato tante volte, chi ha pensato di essere morto e poi invece si è svegliato con il sole caldo sulla faccia e ha attraversato le città sotto la pioggia appena in tempo per dire al padre quella cosa importante prima che tirasse l’ultimo respiro, o è arrivato troppo tardi e invece l’ha detto alla sua tomba. Considero di avere ormai vissuto più a lungo nel passato di quanto possa aspettarmi
di vivere nel futuro. Ho più cose da ricordare che da aspettare. La mia memoria ormai si indebolisce, del passato non rimane molto, e non mi dispiacerebbe dimenticarne parecchio di piú. Ogni tanto, come adesso, me ne sto qui sdraiato, con la tv accesa, e sento che ho ancora una decina di ami nel cuore e allora almeno nella mia testa seguo le lenze sino a dove possono arrivare”.



https://www.satisfiction.eu/denis-johnson-la-generosita-della-sirena/


martedì 7 luglio 2020

A partire dal 1989 ho rivisto C'era una volta in America almeno 13 volte,di cui una volta in spagnolo con i sottotitoli, e praticamente non ho quasi mai trovato due edizioni uguali. La leggenda dei tagli e dei montaggi diversi è ormai parte della storia notturna, ma se devo dire la mia la versione che prediligo è la più corta anche se gli appassionati del genere la ritengono astrusa in quanto a tratti incomprensibile. Io penso invece che non si debba spiegare tutto, e lascerei la perfezione ad altre arti figurative, eventualmente.


https://youtu.be/cV5PMRwIr-k


lunedì 6 luglio 2020

Ciao Ennio, ora insegna la musica dodecafonica anche nei reami asgardiani, e la parola al silenzio

https://youtu.be/ZyNfCgS0u1c



domenica 5 luglio 2020

Come fu ch’Odisseo sfuggì alle lusinghe delle Sirene? Come ch’evitò di farsi mutare in porco da Circe? Cotesta e quelle spiravano voluttà e seduzione, ed ei, sovra ogni cosa, volea farne sperienza: ma puranche era stato avvisato del periglio, e edotto del modo di cansarlo. Egli cioè sapea, e sapendo godè. Chi non sapendo volle godere, morì; chi sapendo non affrontò il cimento, non godette. Ascoltami Orazio, l’uomo è la propria paura; se potrà attraversarla, se potrà viaggiare dentro di essa come in un paese straniero, allora quella paura sarà più bella, ed ei potrà riguardarla come una favola, o una animata pittura.


- Io venìa pien d'angoscia a rimirarti -

Michele Mari



sabato 4 luglio 2020

È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia.

Daniel Pennac


venerdì 3 luglio 2020

 La ragione per cui mi è difficile dirlo è che ricordo troppo. Ricordo ogni cosa, ma come un fantoccio seduto in grembo a un ventriloquo.

Tropico del Capricorno ( Henry Miller )



giovedì 2 luglio 2020

Il Segugio Meccanico dormiva, ma senza dormire, viveva, ma senza
vivere, nel suo canile dolcemente ronzante, dolcemente vibrante, tut-
to soffuso d'una luce blanda, in fondo a un angolo buio della casa del
fuoco.
La luce fioca dell'una dopo mezzanotte, la luce della luna che pioveva
dal gran cielo aperto incorniciato nell'intelaiatura della finestra immensa,
sfiorava qua e là il bronzo, il rame, l'acciaio della belva percorsa da un
lievissimo tremito.
La luce sfavillava su perline color rubino e sui sensibili peli capillari nel-
le narici irsute di nylon della creatura che fremeva, vibrava lievissima-
mente con le otto zampe disposte come quelle di un ragno sotto il cor-
po su zampe dai cuscinetti di gomma.

Montag si lasciò scivolare avvinghiato al palo di bronzo.
Uscì per dare un'occhiata alla città: le nubi erano scomparse del tutto;
e allora accese una sigaretta e, rientrato, si chinò a guardare il Segugio.
Era come una grande ape tornata nel nido da qualche campo dove il
miele è saturo di una selvatichezza intossicante, di follia e di incubi, il
corpo infarcito di quel nettare troppo profumato e squisito; e ora si li-
berava dormendo del male assimilato.
'Ciao' bisbigliò Montag, affascinato come sempre dalla belva morta
e vivente insieme.
Quelle notti quando tutto diveniva tedioso e questo avveniva ogni notte,
gli uomini si lasciavano scivolare lungo i pali di bronzo e attivate le tic-
chettanti combinazioni del sistema olfattivo del Segugio lanciavano libere
nel cortile della caserma torme di topi, talvolta polli e talaltra gatti che
comunque bisognava affogare e si facevano scommesse per vedere qua-
le dei topi, o dei polli o dei gatti il Segugio avrebbe afferrato per primo.

Le prede venivano liberate, e tre secondi dopo tutto era finito; il topo,
il gatto, il pollo era stato catturato nel mezzo del cortile, tenuto fermo
delicatamente tra zampe sensibili, mentre un ago d'acciaio, lungo dieci
centimetri, spuntava dalla proboscide del Segugio per iniettare dosi mas-
sicce di morfina e procaina.
La vittima veniva poi gettata nell'inceneritore, e una nuova caccia aveva
inizio.
Montag rimaneva molte notti al piano superiore, durante queste cacce
con scommessa. C'era stato un tempo, due anni prima, in cui aveva scom-
messo con i migliori e aveva perduto una settimana di salario e affronta-
to la folle ira di Mildred.

Ma ora la notte se ne stava in branda, con la faccia rivolta verso il muro,
a sentire gli scoppi di risa nel cortile e lo scalpiccio dei topi simile a corde
di pianoforte, lo stridulo violino del loro squittire e la grande ombra del
Segugio che ballava silenziosa come una falena nella luce cruda, trovava
la vittima, la tratteneva, inseriva l'ago e ritornava al suo canile a morire ....
come se fosse stato azionato un interruttore elettrico.


( Ray Bradbury - Fahrenheit 451 )


http://dialoghiconpietroautier2.blogspot.com/2012/06/il-segugio-meccanico.html?m=1


https://youtu.be/IeFDd42APU4





mercoledì 1 luglio 2020

Q - Post

"C'è molta poesia
a stare zitti
se non si ha niente da dire"

Lucio Dalla - Madonna disperazione

https://youtu.be/E-BwzW1oV4k