essendo acquartierato in zona per motivi salariali vedo quasi ogni mattina all'alba una muta di randagi che entra in ordine sparso al cimitero per uscirne dopo un rapido giro di perlustrazione e ogni volta il mio pensiero torna sempre ai ragazzi della via Pal letto durante una delle prime malattie esantematiche che mi costrinse a letto e all'amicizia dei primordi, un po fracassona o misteriosamente silenziosa e quasi mai discriminatoria, dove le frontiere non erano quella baracconata sanguinosa che gli adulti avevano messo in scena da secoli ma un modo per superare i propri limiti crescendo, senza perdere di vista il gioco
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"Dobbiamo impare a determinare la nostra rotta secondo le stelle, non seguendo le luci di ogni nave che passa." (Omar Bradley) Oppure niente
sabato 30 giugno 2018
https://www.youtube.com/watch?v=EXTJFlVkK9A
venerdì 29 giugno 2018
martedì 26 giugno 2018
lunedì 25 giugno 2018
pessimismo eroicomico ( non leopardiano ): esempio
Nasciamo e iniziano quasi subito a tumularci vivi in una gabbia inviluppabile zuppa di affetti spesso sordidi, quasi mai disinteressati, e di vicoli ciechi, dove il libero arbitrio si configura come il dilemma a resto zero tra la scelta di perdere tempo per migliorarsi come menestrelli o congegnando intrighi nebulosi sgrammaticati
https://www.youtube.com/watch?v=yF2y5y7BxgM
sabato 23 giugno 2018
mercoledì 20 giugno 2018
avevo il cuore in panne e l'anima in frantumi persa nell'eterno paradosso tra la filosofia e i sensi. Avevo pure perso il colbacco. Eppure, per qualche motivo recondito disperso nei recessi delle cose intangibili ai comuni mortali mi sentivo leggero come una piuma. Doveva esserci qualcosa nell'aria ad aspettarmi tipo una nota segreta o Shakespeare, in persona e per servirmi
https://www.youtube.com/watch?v=u7dOuKbuEE4
lunedì 18 giugno 2018
Nessun Oggetto
Quando si sa troppo poco, è come se questo poco non esistesse, ma anche quando si sa troppo, è come se questo troppo non ci fosse. Scrivere significa portare alla luce l’esistente facendolo emergere dalle ombre di ciò che sappiamo. La scrittura è questo. Non quello che vi succede, non gli avvenimenti che vi si svolgono, ma lì, in se stessa. Lì, risiede il luogo e l’obiettivo dello scrivere. Ma come si arriva a questo lì? Era questa la domanda che mi ponevo mentre seduto su una panchina di quel quartiere di Stoccolma bevevo caffè e i muscoli si stavano rattrappendo dal freddo e il fumo della sigaretta si dissolveva in quell’enorme spazio fatto d’aria che mi sovrastava. Per molti anni avevo cercato di scrivere di mio padre, ma senza riuscirci, sicuramente perché tutto questo era troppo vicino alla mia vita e quindi non era facile costringerlo in un’altra forma, che invece costituisce il presupposto base della letteratura. È la sua unica legge: tutto deve piegarsi alla forma. Ecco perché gli scrittori che posseggono uno stile marcato scrivono spesso libri deboli. Ecco perché quegli autori che si occupano di argomenti e temi forti scrivono libri deboli. La potenza insita nel tema e nello stile deve essere spezzata affinché possa nascere la letteratura. È questa demolizione che viene definita ‘scrivere’. Lo scrivere riguarda più il distruggere che il creare.
Karl Ove Knausgård
sabato 16 giugno 2018
mercoledì 13 giugno 2018
martedì 12 giugno 2018
quattro stilettate convinsero la tua anima a intorpidirsi.Nel frattempo che gli imbalsamatori intervenivano trovò riparo altrove,tra farfalle,sonagli,sgombri.Con la grazia di un contatore geiger in una centrale atomica dismessa si mosse in direzione contraria.Ti sembrava tutto abbastanza assurdo,i discorsi sulla gente di colore o straniera,i corsi di storia patria e quei telegiornali che non la finivano con penose lagne studiate a tavolino.Una girandola cosmica nella croce del sud bruciava come una bandoliera impietosita dal vento.Il nero era grigio topo.La sorella di Chiara è un fulmine,si muove nel vagone letto come la salamandra nel diruppo,le ossa che scricchiolano e l'aria di chi ha capito che non è il caso d'infiltrarsi in guerre di religione tra poveri di scrupoli e bande di paese.Terapia dell'assenza. Musica
Estate 2007
domenica 10 giugno 2018
giovedì 7 giugno 2018
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.
Carmelo Bene
https://www.youtube.com/watch?v=WeDJ5IMoGgw
Ombre di bosco fluttuavano accanto silenziose attraverso la pace del mattino, dalla scala fino al mare dove egli guardava. Verso la riva e più a largo si schiariva lo specchio del mare, scalciato da piedi veloci calzati leggeri. Seno bianco del mare velato. Gli accenti intrecciati, a due a due. Una mano che tocca le corde dell’arpa fondendo armonie intrecciate. Parole coniugate come onde bianche scintillanti sulla marea velata.
James Joyce
https://www.youtube.com/watch?v=ZW3K_mnPvWU