"Dobbiamo impare a determinare la nostra rotta secondo le stelle, non seguendo le luci di ogni nave che passa."
(Omar Bradley)
Oppure niente
venerdì 27 maggio 2016
"Ha mai pensato seriamente a delle reali forme di libertà? La libertà dall'opinione degli altri... persino dalla propria opinione."
Colonnello Kurtz ( Apocalypse Now )
Se mi spacciassi per un profondo conoscitore dell`opera pasoliniana, invece che averne sposato giusto qualche bagliore, forse potrei azzardare un parallelo con il colonnello Kurtz. Quindi, pensarci, toccherà a qualcun`altro
"La mia idea era di stregare la scuola per il professor Knight, regalandogli un edificio reso temporaneamente misterioso e pieno di possibilità; e stavo scoprendo proprio in quel momento che la scrittura era un mezzo per raggiungere quello scopo."
(...)
"E poi il silenzio, alle otto e un quarto, quando le campanelle avrebbero dovuto suonare e invece tacquero: quella muta trasformazione della realtà quotidiana, quell`applauso di una mano sola, quella splendida assenza, somigliavano alla poesia che volevo imparare a scrivere."
Soriano
sentiva che una mano passava sulla sua testa. Sollevò lo sguardo e vide
la ragazza magra che lo toccava senza guardarlo. Sorrise e si
addormentò lentamente. Il detective guardava il suo compagno e la
bionda. La pistola gli dava fastidio e la lasciò sull'erba. Aveva freddo
e si infilò la giacca. Chiuse gli occhi. Sognò qualcosa che poi non
avrebbe ricordato. Fuori del bosco cominciava a far giorno. Un rumore
svegliò Marlowe, che istintivamente afferrò l'arma. Due metri più in là,
Soriano e la ragazza erano abbracciati. Si erano tolti gli abiti e
facevano un rumore leggero, inutilmente furtivo. Il negro era steso
contro un albero e arrotolava una sigaretta. Guardava il bosco. Alla
fine, i suoi occhi incontrarono quelli del detective. Marlowe chiuse
ancora una volta le palpebre. Sorrise, ma sentiva uno strano peso sullo
stomaco. Si alzò. Il negro gli passò la sigaretta. Il detective aspirò
un paio di boccate e gliela restituì. Fumarono in silenzio; guardavano
il fuoco. Marlowe sentì che né le gambe né le braccia gli rispondevano
più. Vide il negro con le ali da vampiro. Avvertì una caduta nella
tensione dei muscoli e pensò vagamente alla morte. Si toccò la faccia.
Un paesaggio vasto e desolato lo assobriva. I suoi occhi affioravano in
mezzo a quel deserto e non riuscivano a vedere altro che il negro con le
sue ali da vampiro. Marlowe si sentì immobile, teso selvaggio,
terribile, ma inutile. Soriano gli si avvicinò. Lo vide abbandonarsi
sull'erba, in mutande, anche se con la giacca indosso. - Salve, amico, - disse il detective con la voce impastata: - sono ancora vivo.
Osvaldo Soriano, Triste, solitario y final https://www.youtube.com/watch?v=1NVZ_rruDBo
"Trascorse buona parte dell`estate a leggere i poeti latini classici e medioevali, e soprattutto le loro composizioni sul tema della morte. Non finiva di meravigliarsi per la facilità e la grazia con cui i lirici romani accettavano l`idea della morte, quasi che il nulla con cui si confrontavano fosse un tributo doveroso agli anni goduti in terra. E lo stupivano l`amarezza, il terrore e l`odio malcelato di certi poeti cristiani, appartenenti alla tradizione latina più tarda, davanti a una morte che, seppur vagamente, prometteva loro un`estasi eterna - come se la morte e la promessa non fossero che una beffa che gli rendeva amara la vita."
IL SAPUTO. Il saputo è
quello che ti fa sempre lo spiegone. Setaccia le bacheche altrui alla
ricerca dell'aggancio che gli permetta di parlare di ciò che sa e non ti
molla finché non lo banni. Tu scrivi una cosa qualunque, chessò, "La
terra è rotonda" e lui dice "mica vero, è un geoide". Tu scrivi "La
porcellana di Capodimonte ha rotto i coglioni" e lui commenta "la
porcellana è una ceramica composta di caolino, feldspato e viene cotta a
una temperatura tra i 1300 e i 1400 °, per cui porta rispetto". Ovviamente non ride mai, se no lo spiegone gli viene male.
L'OPINIONISTA. Arriva e dà la sua opinione non richiesta. Su tutto. A
differenza del commentatore 'normale', però, che cerca almeno di
instaurare un garbato scambio dialettico, questo dice solo il contrario
di ciò che tu hai appena affermato. "Mia nonna si è fatta i capelli
azzurri", e lui "l'azzurro solo se giochi in Nazionale"; "I biscotti
gentilini sono buonissimi", e lui: "Fanno schifoarcazzo, meglio le
lingue di gatto". "Ho comprato casa in Val Gardena". "Meglio le Ande". E
via così, liscio e garrulo fino al ban.
L'ANTIUMORISTA. Lui non
ride mai, ancora peggio del SAPUTO di cui forse è l'archetipo. L'ironia
proprio gli è più ostica della Teoria M della fisica teorica. Il suo
unico talento sta proprio nell'affossare con metodo e disciplina
qualunque post idiota tu possa concepire. Tu scrivi "Sotto il Po tutti
terùn, a morte i vecchi, i bambini sono imbecilli in miniatura" e lui
arriva e ti dice "i nostri nonni partigiani hanno combattuto anche per
farti scrivere oggi queste scempiaggini. Vai a lavorare, vergognati". Se
tu osi ribadire con un "Maccheccazzo, ma fattela una risata", lui
risponde: "il riso abbonda sulla bocca degli stolti", che tu pensi e
speri che stia trollando invece no, è tutto vero.
IL SIMPATICONE.
Si crede il novello Louis C.K. invece è un idiota al cubo. La sua cifra
è l'aggressività cogliona. Ce l'hai tra i contatti da mezz'ora ma
pretende di trattarti come se fossi sua madre. Tu fai un post imbecille
sull'inno della Champions e questo arriva e scrive "NON CAPISCO COSA
CAZZO DOVREBBE DIRE UN INNO DI UNA COMPETIZIONE CALCISTICA". Dovrebbe
dirmi stocazzo. Poi, piccato perché non ne assecondi l'acutezza e
brillantezza mentale, ti banna prima lui e a te un po' te rode.
L'ADESIVISTA. Lui mette solo adesivi. Sia che tu scriva "Oggi ho
mangiato la pasta al sugo", sia che tu faccia un'articolata analisi
sociopolitica della situazione in medioriente il suo commento sarà
sempre quel dannato adesivo dell'odioso cagnetto con cuore palpitante.
Che se fosse in 3d glielo cacceresti in culo.
IL CACAMINCHIA
TOUT- COURT. Non ha mai un cazzo da dire ma lo deve dire per forza. Lo
riconosci perché commenta sempre a casaccio solo per farti girare i
coglioni.